“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Smettiamola di fiaccolare e marciare per i mari e i fiumi. Adesso è tempo di agire
Il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua ripropone la solita manifestazione di protesta sull'inquinamento di cui sappiamo già tutto. Adesso serve l'agire
SMETTIAMOLA DI FIACCOLARE E MARCIARE ANCHE PER LE CAUSE GIUSTE: E' TEMPO DI AGIRE. Diciamocelo francamente. Non se ne può più delle manifestazioni e delle fiaccolate di protesta che non portano e non servono ad un bel nulla. Se ne contano a migliaia, quelle organizzate quotidianamente nel nostro paese, nel nostro Abruzzo e di cui se ne fottono: che fine ha fatt, per esempio, il referendum del 2011 per l'acqua pubblica?. Adesso è tempo di concretezza e di passare all'azione. Conosciamo tutti (anche loro che sono i responsabili) il problema dell'inquinamento, degli scarichi abusivi nelle nostre acque dolci, e dunque in quelle salate, per cui l'iniziativa del prossimo 12 marzo a Pescara - con ritrovo alle ore 15:00 in Piazza Unione - ci sembra francamente inutile, se non per chi ha ambizioni ad occupare qualche incarico politico o ad acquisire quella visibilità nella speranza di una candidatura alle prossime elezioni. Anche gli slogan e le dichiarazioni di circostanza, poi, sono sempre gli stessi: "Vogliamo il mare e i fiumi abruzzesi puliti la vera grande opera è il risanamento del territorio!". Noi di AbruzzoIndependent.it (via PiùAbruzzo) abbiamo lanciato al tempo della battaglia #notriv #noombrina, mesi e mesi fa, la campagna #maitradireidelfini contro lo scempio delle trivellazioni e l'inquinamento del nostro mare. Ma adesso, come abbiamo già scritto, non è più tempo di fiaccole e grida in strada. Bisogna andare al nocciolo della questione e cioè pulire il nostro fiume e salvare il nostro mare (#primailmare), in cui risiedono la memoria storica ed il futuro di Pescara nonché la salute dei suoi cittadini. E per fare ciò le chiacchiere stanno a zero. Dobbiamo cominciare a cambiare le nostre abitudini, il nostro stile di vita che deve essere più ecosostenibile altrimenti la protesta diventa solo l'ennesima radicalata qualunquista che non porta più a nulla. Smettiamola di consumare a rotta di collo, di prendere l'auto pure per fare 50 metri, di consumare tonnellate di carne che sono la prima causa di inquinamento al mondo. Adesso è tempo di resistenza democratica, un concetto meravigliosamente sovversivo che è persino tutelato dalla nostra Costituzione (Art. 9). Agiamo senza perdere tempo. Indichiamo il mare come verbo ed una data coraggio per la sua rinascita, che non è il 12 marzo. Purtroppo.
Romanzo