Sanità nel caos. Dirigente ‘smentisce’ la politica

Nessuna delle quattro Asl sarebbe riuscita a centrare l'obiettivo imposto del 2% di riduzione dei costi, con un disavanzo che rischia di chiudere a fine anno tra i 110 e i 120 milioni

Sanità nel caos. Dirigente ‘smentisce’ la politica

“Nessuna delle quattro Asl provinciali ha conseguito, da gennaio a giugno, la riduzione dei costi del 2% rispetto al 2024 con un disavanzo che rischia di chiudere a fine anno tra i 110 e i 120 milioni di euro. Questo il testo della missiva ricevuta da AbruzzoIndependent ricevuta a firma del dirigente del dipartimento Sanità, Ebron D’Aristotile. Parliamo di una missiva ‘bomba” inviata anche all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, e al direttore facente funzione del dipartimento, Camillo Odio e che adesso sta infiammando il dibattito politico sul tema delicatissimo della sanità pubblica in profondo rosso.

"Basta menzogne per coprire le proprie inefficienze”, dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Silvio Paolucci. “Altro che deficit in calo: i numeri parlano di costi operativi in aumento per tutte le aziende sanitarie e di obiettivi falliti. Siamo davanti all'ennesima prova della distanza tra la propaganda del centrodestra e la realtà dei conti della sanità abruzzese. Non si capisce a cosa servano le audizioni quando neanche la reale situazione ci viene descritta e raccontata. A pagarne il prezzo, purtroppo, sono cittadini e lavoratori del sistema sanitario regionale e lo stesso bilancio pesantemente segnato dal fallimento della destra, certificato a tutti i livelli", ha concluso Paolucci nella nota.

"La lettera segreta del dirigente del Dipartimento Sanità dell’11 agosto, che la Regione aveva tenuto celata, è l’ennesima conferma che quanto dichiarato pubblicamente da Verì e da Marsilio è una mistificazione sistematica, un’operazione mediatica che copre una realtà drammatica per cittadini, operatori sanitari e bilanci pubblici". Scrivono in un comunicato stampa i consiglieri regionali M5S, Francesco Taglieri e Erika Alessandrini. La nota prosegue: "I numeri parlano chiaro, senza possibilità di smentita: il deficit sanitario stimato al 31 dicembre non è “tra gli 85 e i 92 milioni” come sostenuto dall’assessore alla Salute solo la scorsa settimana in una apposita Commissione Capigruppo convocata per la sua audizione, ma tra i -110 e i -120 milioni di euro. Cifra che ci espone al rischio concreto e serio del commissariamento, inevitabile al raggiungimento di quota - 130 milioni. Non solo: nessuna delle quattro ASL provinciali ha rispettato l’obbligo imposto dalla Giunta del taglio del 2% dei costi operativi rispetto al 2024 — tutte hanno speso di più". "Questo non è un errore contabile, è una responsabilità politica gravissima" commentano i consiglieri regionali Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini.  "La Giunta di centrodestra, sotto la guida del Presidente Marsilio e dell’assessora Verì, ha consapevolmente taciuto i dati veri, preferendo rassicurazioni per la stampa e narrazioni che distolgono l’attenzione fallendo però di affrontare i problemi concreti. Il piano di risanamento attraverso tagli interni al bilancio ordinario, aumento dell’addizionale IRPEF e razionalizzazione impostata via decreto regionale, non solo non è decollato: è stato abbandonato. I risparmi certificati (13,25 milioni) sono largamente insufficienti rispetto all’obiettivo fissato (40,9 milioni)". “Non chiediamo pareri, chiediamo fatti. - proseguono I pentastellati - Non vogliamo slogan rassicuranti, ma risultati. Marsilio e Verì hanno scientemente nascosto la tragica dimensione del disavanzo sanitario per puro calcolo elettorale, mettendo in gioco la salute dei cittadini. Il MoVimento 5 Stelle non starà zitto mentre la sanità abruzzese è condotta al collasso.” "Abbiamo richieste immediate per la destra che guida regione Abruzzo e deve assumersi la responsabilità di una tale condotta menzognera: pubblicazione integrale della nota del 11 agosto di D’Aristotile, con tutti gli allegati tecnici, senza più filtri o versioni “riassunte”; revisione del piano sanitario regionale in collaborazione con esperti esterni, per verificare la correttezza delle stime, la validità degli obiettivi e la sostenibilità finanziaria; i ntervento degli organi di controllo (Corte dei Conti, Ministero della Salute) per valutare possibili responsabilità politiche e contabili e impedire che le conseguenze ricadano sempre sui cittadini". 

Ovviamente continueremo a seguire questa vicenda che interessa gli abruzzesi costretti ad un pesante aumento delle tasse pure di tenere in piedi questa situazione che, ora, si spera non sia fuori controllo.