San Cetteo, Sant'Antonio o San Panfilo, chi sarà il patrono della Nuova Pescara?

Un problema mai affrontato dalla politica che si sta impegnando nella fusione riguarda anche la soluzione di una questione religiosa con implicazioni anche burocratiche da non sottovalutare

San Cetteo, Sant'Antonio o San Panfilo, chi sarà il patrono della Nuova Pescara?

Entro il 31 luglio prossimo Enzo Fidanza, il Presidente della Commissione Statuto di Nuova Pescara, dovrebbe aver completato il suo lavoro e averlo consegnato ai tre Comuni della fusione. I problemi legati al decentramento amministrativo da discutere, come ad esempio l’istituzione dei Municipi (non si sa se tre o quattro), non sono ancora stati definiti del tutto. E siccome ieri,13 giugno, si è festeggiato a Montesilvano Sant’Antonio da Padova, il Patrono della città quando tutte le scuole e gli uffici sono stati chiusi, molti si chiederanno se la Commissione Statuto ha già risolto anche il problema di quale Santo Patrono i cittadini della Nuova Pescara festeggeranno: sarà San Cetteo il Patrono di Pescara, Sant’Antonio quello di Montesilvano o San Panfilo quello di Spoltore? Poiché in occasione della festività del Santo Patrono uffici pubblici e scuole, come abbiamo detto sono chiusi, il Presidente Enzo Fidanza, magari coadiuvato dal Professor Romano Orrù, dovrà stabilire quale sarà il Santo Patrono festeggiare. Poiché né i pescaresi, né i montesilvanesi e nemmeno gli spoltoresi accetteranno mai di rinunciare al proprio Santo Patrono, sia per motivi religiosi e sia per non perdere una festività, la soluzione potrebbe essere proprio quella di istituire almeno i tre Municipi di Pescara, Montesilvano e Spoltore, sperando che essa sia giuridicamente corretta. Ed è bene che i cittadini siano informati in fretta su quale Santo festeggiare, per evitare di alimentare il dissenso già forte di quelli che sono contrari alla nascita della Nuova Pescara e che potrebbero anche per questo motivo far naufragare la nascita della nuova realtà urbana prevista per il 2027.