Ritratto di un candidato

Il medico del Partito Democratico sarà la "medicina" per Roma? Chi osteggiò Marino nel 2009 oggi lo esalta

Ritratto di un candidato

IGNAZIO MARINO VINCE LE PRIMARIE A ROMA. A scrutini quasi ultimati, le urne decretano Ignazio Marino, vincitore della kermesse elettorale per la scelta del candidato sindaco a Roma per il Pd con oltre il 50% dei voti. Subito dopo le preferenze vanno a Davide Sassoli, il giornalista Rai eurodeputato vicino a Franceschini, che raccoglie dal 24 al 28% dei voti, e poi al renziano Paolo Gentiloni con l'8-12% di voti. La candidatura di Marino è stata sostenuta dal comitato "Roma bene comune", oltre che dal segretario del Pd Bersani , da Stefano Rodotà, da Antonio Ingroia e da Goffredo Bettini. Oltre 100 mila persone si sono recate alle urne per scegliere il candidato sindaco del Pd che dovrà vedersela con Alemanno, il sindaco uscente, Marcello De Vito candidato del M5S, Alfio Marchini e l'indipendente di sinistra Sandro Medici.

CHI E' IGNAZIO MARINO. Marino, prima che politico, è un medico specializzato in trapianti d'organo. E' stato il primo in Italia a effettuare un trapianto su un malato sieropositivo. Fino a qualche anno fa si è diviso tra la professione di chirurgo e quella di politico impegnato su temi di diritti civili e sanità. Attualmente si limita a fornire consulenze gratuite ai pazienti presso diversi ambulatori romani. In qualità di Presidente della commissione d'inchiesta sulla sanità, si è anche occupato della corruzione sulla sanità abruzzese. La sua estrazione cattolica si rifà a quella del compianto Carlo Maria Cardinal Martini con cui ha scritto un libro "Credere e conoscere". Marino si è anche dichiarato più volte favorevole ad una legge sul testamento biologico. Nel 2009 si è candidato alla segreteria del Pd in concorrenza con Bersani e Franceschini ottenendo il 12,50% dei consensi.

OMBRE SULLA CANDIDATURA ALLA SEGRETERIA DEL PD A Marini l'University of Pittsburgh Medical Center, nel 2002, aveva contestato irregolarità amministrative che lo indussero alle dimissioni dal centro americano ed anche dal Centro Nazionale Trapianti, uno dei centri all'avanguardia in Europa. Alcuni organi di stampa di destra ripresero la notizia subito dopo la sua candidatura alla segreteria del Pd stravolgendo i fatti in degli articoli. In seguito a denuncia per questo motivo vennero condannati. Marino a sua difesa dichiarò «Si vuole impedire che si parli della mia candidatura. Un fatto molto grave. Chi vive tra due paesi e presenta migliaia di rimborsi in oltre 15 anni di lavoro può commettere qualche sbaglio».

Clemente Manzo