“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Ristorazione a Rischio: La CNA Pescara Chiede un Nuovo Patto Istituzioni-Imprese
Intervento sull'ordinanza "Cenerentola" e dei dehors e gazebo all'aperto
Le imprese di ristorazione e somministrazione di cibi e bevande a Pescara si trovano ad affrontare una serie di problematiche che ne stanno minacciando la sopravvivenza. La situazione, denunciata dal direttore della CNA provinciale di Pescara, Luciano Di Lorito, riguarda principalmente la gestione degli orari di apertura e l'incertezza normativa sul futuro di dehors e gazebo.
Di Lorito lancia un appello urgente alle istituzioni: è indispensabile abbandonare la logica delle "ordinanze contingenti" e istituire un tavolo di confronto permanente per definire un nuovo e stabile patto tra la pubblica amministrazione e le categorie imprenditoriali.
Il primo nodo cruciale riguarda gli orari, ritenuti troppo penalizzanti, specialmente nei fine settimana. Il direttore della CNA riconosce la necessità di bilanciare le esigenze delle attività commerciali con il diritto al riposo dei residenti e la sicurezza urbana. Tuttavia, osserva che la soluzione non può ricadere esclusivamente sull'imposizione di restrizioni che "imbavagliano le attività".
"Non si può pensare di risolvere tutto con ordinanze penalizzanti, soprattutto nei fine settimana quando l’affluenza di pubblico garantisce gli incassi necessari per l'intera settimana. È un rischio che, in zone come la Vecchia Pescara e il centro, sta spingendo gli imprenditori a valutare seriamente la chiusura dei battenti".
Un altro punto sollevato è lo scarico di responsabilità: Di Lorito sottolinea che la vigilanza e la sicurezza sono compiti che spettano alle pubbliche autorità, e non possono essere demandati agli esercenti.
Un fattore di destabilizzazione altrettanto grave è l'incertezza che grava sul destino di gazebo e dehors. Molte attività hanno sostenuto investimenti ingenti per la loro realizzazione, e l'attuale condizione di precarietà normativa rischia di tradursi in un danno economico e nella potenziale richiesta di smantellamento.
"Così si semina solo incertezza. Non si possono gettare in una condizione di insicurezza attività che hanno realizzato investimenti importanti. Questo spinge molti a 'gettare la spugna'", afferma Di Lorito.
Dunque, conclude Di Lorito, va cercata una soluzione che vada oltre una visione ristretta legata alle emergenze: "Ci si sieda finalmente attorno a un tavolo, esaminando in modo sistematico e dettagliato il problemi degli orari, dei dehors, e di ogni altro aspetto che riguardi il settore: va sottoscritto un patto tra istituzione e parti sociali che fissi certezze per le categorie interessate una volta per tutte".
Solo attraverso un dialogo costruttivo, conclude il direttore della CNA, si potrà assicurare un futuro sostenibile alle imprese di ristorazione di Pescara.




