Province: D'Alfonso, "Stiamo lavorando alla riforma"

Il governatore ha insediato un apposito Osservatorio regionale con "la competenza di assestare la profonda evoluzione che ha conosciuto l'Italia"

Province: D'Alfonso, "Stiamo lavorando alla riforma"

SULLA RIFORMA DELLE PROVINCE. Entro il 31 dicembre dovranno essere adottate le iniziative legislative per dare un nuovo assetto istituzionale alle Province, cosi' come prevede la riforma Delrio n.56 del 7 aprile 2014. Per lo scopo, stamattina, il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ha insediato "l'Osservatorio regionale per la riforma delle Province", istituito con decreto del Presidente della Giunta regionale, n.71 del 26.09.2014. L'Osservatorio si compone di un livello politico, che raccoglie oltre alla Regione, i Presidenti delle Province, dell'Anci e dell'Upa, e di un livello tecnico di supporto.

NO AI "COMPITINI BUROCRATICI". "L'Osservatorio che insediamo oggi - ha detto in apertura dei lavori D'Alfonso - ha la competenza di assestare la profonda evoluzione che ha conosciuto l'Italia sul piano dell'architettura istituzionale". Il Presidente ha delineato una sua idea di articolazione dei poteri, chiarendo subito di censurare qualunque "compitino burocratico": "C'e' bisogno di un alto tasso di progettualita', con un Ente regionale che dialoghi alla pari con le altre Istituzioni, in un dialogo competitivo, volto a cercare idee".

ANCHE I DISTRETTI INTERMEDI. Oltre a definire puntualmente il ruolo delle Province, nella loro nuova veste di "Vasta area" e, quindi, a distinguere tra funzioni fondamentali (viabilita', trasporti, istruzione) e funzioni diverse (tutte quelle da disciplinare), il Presidente non ha nascosto di immaginare, oltre ai quattro capoluoghi di Regione, almeno 12 distretti intermedi.

LA GRANDE PESCARA. D'Alfonso ha poi aggiunto di voler recuperare "quel progetto culturale della Grande Pescara" e nel contempo di voler assegnare all'Aquila il riconoscimento di citta' capoluogo: "Un territorio come l'Abruzzo, fatto di un pullulare di intuizioni urbane che sono i municipi, richiede un assetto che deve tendere all'aggregazione successiva", ha concluso il Faraone.

I Faraonici