Porta del Bataclan rubata, condannato l’imprenditore di Tortoreto

I giudici non hanno creduto alla tesi difensiva supportata anche dai reali autori materiali del furto dell’opera di Banksy a Parigi. Tutte le condanne

Porta del Bataclan rubata, condannato l’imprenditore di Tortoreto

L'imprenditore di Tortoreto, coinvolto nel furto della porta del Bataclan è stato condannato a 6 mesi dal tribunale di Parigi per la ricettazione della "Ragazza Triste " di Bansky. I giudici non hanno creduto alla sua tesi difensiva secondo cui il 59 enne di Tortoreto si sarebbe limitato a fare un piacere ad un suo cliente magrabino custodendo la porta del Bataclan, di cui ignorava il contenuto (il murals di Bansky), in un suo casolare di Sant'Omero e nonostante che una perizia, disposta dalle autorità francesi, avesse stabilito l'assenza di impronte digitali dell'imprenditore sulla porta. Quella inflitta dalla corte parigina al 49 enne titolare di un B&B, è stata la pena più lieve comminata, mentre gli altri 7 imputati dovranno scontare pene che vanno fino a 4 anni di detenzione. Contrariamente alla richiesta di arresto del Pubblico Ministero, il tribunale ha stabilito che i condannati, muniti del braccialetto elettronico, potranno scontare la pena ai domiciliari. Il celebre artista di strada Bansky realizzò l'opera in ricordo delle vittime della strage di matrice islamista del 13 novembre 2015 al Bataclan, che causò la morte di 90 vittime innocenti. La porta venne trafugata nel gennaio del 2019 e successivamente ritrovata nel 2020 dalla polizia italiana nel casolare di Sant'Omero che poi restituì alle autorità francesi