Politiche e regionali: insieme!

"Election Day" per il rinnovo della "governance" Italia (Lazio, Lombardia e Molise)? Il rebus: la legge elettorale

Politiche e regionali: insieme!

TUTTE LE INCOGNITE DELLE PROSSIME TORNATE ELETTORALI. L'accorpamento delle elezioni politiche con quelle regionali, ormai certo al 10 e all'11 marzo, ha creato più problemi di quantI non ne abbia risolti. Nella politica regna la confusione più totale per la scelta dei candidati sia alla Presidenza del Consiglio  sia  alla Presidenza delle Regioni Lazio, Lombardia e Molise e sia alle coalizioni che li sostengono. Tale è la confusione che i partiti non sanno nememno se affidarsi alle primarie oppure no per la scelta dei governatori nelle tre regioni.

IL REBUS DELLA LEGGE ELETTORALEMolto dipende dalla legge elettorale da licenziare in quanto il Porcellum, attualmente vigente, sembra fatto apposta per favorire la coalizione di sinistra  così come, nella precedente tornata elettorale, favorì Berlusconi e la sua coalizione di centro destra grazie al cospicuo premio attribuito alla maggioranza che esce dalle urne. Tutto dipenderà dal perenne ago della bilancia Casini che per ora pende a destra, mentre nelle elezioni Sicule pendeva a sinistra..Tutti giochi sembrano rinviati al fatidico momento in cui forse sarà varata la nuova legge con l'innalzamento della soglia per poter usufruire del premio.

LE POCHE CERTEZZE. Sappiamo che dalle primarie del PD, dove Vendola, Bersani e Renzi stanno lottando, dovrebbe venire fuori il futuro candidato alla Presidenza del Consiglio della coalizione di sinistra. Per quanto concerne l'altro schieramento quello di centro destra non sappiamo nemmeno se si faranno le primarie, perchè, qualora spuntasse il dinosauro Berlusconi esse sarebbero inutili. Sappiamo pure che il nuovo soggetto politico di Montezemolo "ItaliaFutura" scenderà in campo con sul vessillo il nome di Mario Monti che mentre dice di non essere interessato fa lo 'occhiolino all'ex della Fiat e della Confindustria. E fatto così il Professore è' un pò "choosy".

LE INCERTEZZE DELLE REGIONALI. IL marasma delle politiche si proietta naturalmente anche nelle regionali del Molise, Lazio e Lombardia dove pochi sono gli elementi di certezza. Nella Regione Lombardia, la prima delle tre ad entrare in crisi, si sa solo grosso modo quali saranno i cavalli a correre e precisamente: Ambrosoli, Albertini e Maroni; però mentre il primo è senza ombra di dubbio sostenuto dai partiti della sinistra, per gli altri due ancora esistono dei dubbi legati all'orientamento del PDL. Albertini, candidato certamente sostenuto dal clan del Celeste, e Maroni, portato ovviamente dalla Lega, tenteranno di dividersi le spoglie del PDL, travolto dagli scandali, che non ha ancora deciso chi dei due appoggiare. Nella Regione Lazio solo Zingaretti del PD sembra sicuro e su di lui dovrebbero confluire i voti l'Idv e della Sel. La Polverini, propensa all'election day nei giorni 10 e 11 marzo, per quanto concerne primarie si o primarie no, ritiene che esse siano inutili  e che convenga cercare un candidato di prestigio su cui far convergere i voti del PDL, della Lega  e dell'Udc. Francesco Nitto Palma, magistrato ed ex Ministro della giustizia, sostenuto da Cicchitto, e Simonetta Matone, magistrato pure lei, sono i nomi più ricorrenti in questi giorni. Anche Storace della Destra sembra che si prepari a scendere in lizza. Nel Molise dopo la scomparsa dalla scena di Michele Iorio (anche se ha annunciato che il Pdl è chon lui), a causa dei suoi problemi con la giustizia, non ancora si conosce il nome del candidato rappresentante della sola destra o del centro destra (tutto dipende dall'ago della bilancia). Mentre il candidato della sinistra potrebbe essere Paolo Di Laura Frattura, che gode pure del favore di Di Pietro e che sembra in pool position, ma altri nominativi stanno uscendo dal cilindro e cioè Massimo Romano di Costruire Democrazia e Giuseppe Astore di Partecipazione Democratica.

Clemente Manzo