Polemiche sulla Sagra di Sant’Antonio al Florida

Per il segretario del circolo Castellammare Capodicasa “In nome della filovia, la giunta Masci, con la complicità della TUA, sta facendo piazza pulita sulla strada parco“

Polemiche sulla Sagra di Sant’Antonio al Florida

Bambine e bambini desiderosi di giocare coi loro genitori o i loro nonni, giovani ed anziani a caccia di un po’ di fresco seduti ai tavolini sotto l’ombra degli alberi, proprietari di cani che, nelle stesse ore, vogliano far sgambettare un po’ i propri amici a 4 zampe: per 5 giorni, dall’8 al 12 agosto, a nessuno di loro sarà concesso di entrare al Parco Florida, se non dalle 18 in poi e solo per partecipare alla diciannovesima edizione della Sagra di Sant'Antonio, alla quale siamo certamente favorevoli. In nome della filovia, la giunta Masci, con la complicità della TUA, sta facendo piazza pulita sulla strada parco: dopo aver smantellato il mercato e imposto ai cittadini il divieto di transito, ha sfrattato, con delibera 601/2025 dello scorso 5 agosto, anche la sagra di Sant’Antoniodall’abituale sito, stravolgendola e relegandola in un parco evidentemente inadeguato ad ospitarla e privando i frequentatori del parco Florida di una delle poche aree verdi attrezzate del centro città. Tutto ciò per completare l’improbabile collaudo di un impianto filoviario che – nonostante gli annunci tanto trionfalistici quanto campati per aria e già smentiti dai fatti – allo stato attuale non può essere messo in esercizio, dati i clamorosi problemi irrisolti”. Comincia così la nota di Alessandro Capodicasa e Angelo Filograsso rispettivamente presidente e membro del Circolo Pd Pescara Castellammare.

“Si tratta - proseguono - dell’ennesima dimostrazione di coerenza, da parte di questa Amministrazione, nel perseguire gli obiettivi di sistematica desertificazione e impoverimento degli spazi a disposizione della cittadinanza che da sempre la ispirano. E, naturalmente, anche di faciloneria e approssimazione: le prescrizioni tecniche e gestionali del Nulla Osta concesso dal Settore Ambiente eTerritorio – Servizio di valorizzazione del Verde il 31 lugli(rispettivamente la nr.7 e la nr.9) indicano: “durante lo svolgimento dell’iniziativa dovranno essere rispettate le norme di buon comportamento nei confronti dei frequentatori dei Parchi e degli abitanti dei fabbricati limitrofi”, e inoltre: “l’organizzatore provvederà, per i giorni della manifestazione, alla apertura e chiusura del parco, con proprio personale, sollevando l’amministrazione per eventuali disservizi lamentati da terzi nell’espletamento dello stesso”. I fatti evidenziano che entrambe le prescrizioni sono e saranno disattese. Ma sarebbe possibile rispettarle? Come si potrebbero contemperare le giuste esigenze di una manifestazione viva e partecipata come la Sagra con quelle delle tante persone che comunque hanno diritto di vivere il parco durante il resto della giornata?”.

Per gli esponenti ‘dem’ “ i nostri amministratori non lo sanno, e nemmeno se ne importano: *si considerano sollevati dalla responsabilità di eventuali disservizi*. Nessuno sforzo di pianificazione a monte – non si sapeva da tempo che ci sarebbe stata la Sagra, visto che si tiene ogni anno da 19 anni? – nessuna capacità di identificare soluzioni alternative, e naturalmente nessun controllo in fase operativa del rispetto delle indicazioni da loro stessi impartite. Difficilmente Ponzio Pilato avrebbe potuto fare di meglio”.

“Il risultato - conclude la nota - è che i cittadini, invece di vedere soddisfatte in armonia e senza contrasti tutte le proprie giuste aspirazioni al benessere e alla socialità, le osservano messe ingiustamente in competizione dalla cialtroneria di chi lo governa.