Piromane "furbetto" incastrato da una serie di fotogrammi

Un 64enne di Montesilvano finisce in carcere con l'accusa di incendio. Secondo gli inquirenti era mosso da rancore.

Piromane "furbetto" incastrato da una serie di fotogrammi

PESCARA. SCOPERTO IL PRESUNTO AUTORE DELL'INCENDIO AL CHIOSCO ALL'ARENA DEL MARE. Il tribunale di Pescara ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di G.T., 64 anni, pescarese con residenza a Montesilvano, ritenuto l’autore dell’incendio al chiosco di legno presso l’Arena del mare, gestito dalla coperativa La Minerva ma di proprietà del Comune di Pescara, andato completamente distrutto dalle fiamme lo scorso 11 febbraio.

L'individuazione dell'uomo è stata possibile grazie all'abilità degli inquirenti ed ai sistemi di videosorveglianza installati nell’area del Ponte del Mare. 

Nonostante i fari spenti e la cautele usate dal piromane per scongiurare il rischio che qualcuno potesse annotare la targa dell’auto la Capitaneria di Porto è riuscita ad estrapolare una serie di fotogrammi che hanno consentito di leggere la sigla alfanumerica

Gli accertamenti condotti dalla polizia poi hanno consentito di appurare come l’autovettura usata per raggiungere il luogo del delitto, una Nissan Micra su cui è stata anche rinvenuta una tanica di benzina, fosse nella disponibilità del 64enne, del tutto simile, per statura e corporatura, alla persona ritratta dalle videocamere di sorveglianza.

Accompagnato negli uffici della Questura c'è stato il confronto fotografico col gestore del chiosco andato distrutto il quale, qualche giorno prima, aveva denunciato il tentato furto da parte di un individuo sconosciuto.

Dalle indagini è anche emerso che uno dei desideri del presunto piromane sarebbe stato quello di poter gestire un chiosco della coperativa La Minerva ottenendo, però, risposta negativa.

Gli inquirenti ritengono che  possa aver agito mosso da un forte risentimento nei confronti della cooperativa, ai suoi occhi “colpevole” prima di avergli negato la possibilità di gestire un chiosco e poi di averlo scoperto mentre tentava il furto.

Un dato inquientante che sottolineano dalla Questura è che spesso i piromani, il giorno seguente l’azione incendiaria, si recano nuovamente “sul luogo del delitto” per osservare con calma e da vicino il “lavoro” svolto. Anche in questo caso, come dimostrano le immagini di videosorveglianza, il 64enne era il 12 febbraio all'Arena del Mare.

Attualmente è rinchiuso  nel carcere di San Donato e nei prossimi giorni dovrà chiarire all’A.G. la propria posizione in merito ai reati di incendio e tentato furto che gli sono contestati.



Redazione Independent