Pescara tra contestazione e pareggio in extremis

2-2 clamoroso contro la Carrarese

Pescara tra contestazione e pareggio in extremis

Sotto i fulmini della contestazione dei tifosi biancazzurri nei confronti della società adriatica, il Pescara salva la panchina di mister Bucaro recuperando in extremis un 2-2 clamoroso contro la Carrarese, squadra del momento nel girone B della serie C. Fischio d'inizio in un clima surreale, con i supporter più caldi del Delfino rimasti fuori dallo stadio come segnale di distanza nei confronti del presidente Daniele Sebastiani. Gli unici cori provenivano dalla strada e non erano certamente osanna rivolti agli esponenti del club, nuovamente assenti allo stadio. All'interno dell'impianto adriatico, intanto, la novità del modulo 3-5-2 teneva banco tra un sussurro e l’altro degli sportivi presenti: l'ennesimo esperimento in corso d'opera datato 10 marzo, a sette partite dalla fine della stagione regolare. La squadra, quindi, regge per i primi 90 secondi, ossia fino il gol subìto numero 45 nel campionato da parte di Della Latta. Uno sganasso a freddo che avrebbe steso chiunque: il Titanic, ad esempio, è affondato per molto meno. E poi, un tiro in porta (un colpo di testa) e un gol subito. Un grande classico del campionato di quest'anno del Pescara. “I campionati si vincono con la difesa”, dicevano gli antichi pionieri del calcio e avevano ragione. Il problema fondamentale dei biancazzurri, infatti, è solo e unicamente la difesa. Si fa un gran parlare della mancanza di una vera punta, ma ci si dimentica che, in una stagione travagliata come quella che sta vivendo il Delfino, l'attacco abruzzese è secondo solo a quello del Cesena, schiacciasassi della categoria con 29 punti più del Pescara (fino a questa sera). Per quanto concerne il reparto arretrato, invece, i biancazzurri sono nei bassifondi della speciale classifica, avendo preso solo un gol meno della Fermana, ultima. Ecco spiegato il perché del campionato interlocutorio da parte degli abruzzesi. Il primo tempo della gara con la Carrarese termina col vantaggio minimo per i toscani e questa è l'unica buona notizia per i padroni di casa, visto quanto accaduto nella prima frazione di gioco: almeno altre due solari occasioni per raddoppiare, infatti, vengono sprecate dagli ospiti che avrebbero potuto chiudere la frazione con un vantaggio ben più ampio. Per i ragazzi di mister Bucaro, invece, solo un'opportunità per Cuppone che non trova il pallonetto vincente dalla distanza, anticipando il portiere avversario in uscita lontano dai pali. Durante l'intervallo ecco l'ingresso dei tifosi del Pescara che proseguono la loro contestazione, ma questa volta faccia a faccia con la squadra. Il tecnico, intanto, non può essere soddisfatto e nella ripresa Bucaro prova a cambiare giocatori e modulo: questo consente a Merola di ritrovare un po' della sua vena e alzare il ritmo della gara, complice anche una certa mancanza di mordente della Carrarese che allenta la presa. A tre minuti dalla fine del match il guizzo giusto è quello di Cangiano che viene atterrato in area avversaria. Il rigore è solare e dal dischetto Merola non sbaglia tirando un penalty esattamente come va tirato in queste occasioni: una bomba senza sofismi. Il Pescara è improvvisamente ringalluzzito e nella successiva azione sfiora il clamoroso vantaggio con Accornero che spreca un assist di Merola che è più una bomba alla crema che un cioccolatino, per quanta libidine siamo riusciti a vedere in quel passaggio. La sensazione al novantesimo è quella che nei minuti finali possa succedere di tutto e il recupero annunciato di sei minuti non fa altro che confermarlo. Dopo aver gigioneggiato, la Carrarese torna a spingere e passa nuovamente in vantaggio col solito colpo di testa di Finotto che spalanca le porte dell'inferno a mister Bucaro. Ma il coniglio è lì, con un orecchio già sporgente dal cilindro biancazzurro: al 95’, infatti, Pierno raccoglie un pallone vagante al limite dell'area toscana e lo piazza con la precisione di un cecchino alle spalle di Bleve per il 2-2 finale che salva la panchina di Bucaro e concede un filo d'aria agli abruzzesi.