Pescara: anziani nel mirino

Due furti con le stesse identiche modalità: si cerca una banda. Si fingono medici in realtà vogliono soldi e oro

Pescara: anziani nel mirino

DERUBATO UN 86ENNE - Un gesto orribile: ingannare persone anziane, che vivono da sole, per derubarle della pensione. Ieri, a Pescara, ci sono stati ben due episodi, puntualmente denuciati alla polizia. Il primo si è verificato intorno alle 19, in via Aniene a Pescara. La vittima, un 86enne, è stato derubato da tre individui, che si sono spacciati per medici della Asl. Con una scusa in due hanno portato l'uomo nella stanza da letto, mentre il terzo asportava dalla credenza della cucina la somma di 630 euro custodita all’interno del libretto postale. Poco dopo l’anziano, accortosi dell’ammanco, ha chiamato il nipote, il quale ha immediatamente segnalato il fatto alla polizia.

INSEGUIMENTO SULL'ASSE ATTREZZATO - Giunta sul posto, insieme ad un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, e sentito il testimone, gli agenti si sono messi alla ricerca del veicolo descritto. Dopo accurate e capillari ricerche, la macchina è stata rintracciata nei pressi di Santa Filomena, all’altezza dello svincolo della SS 16. Il malfattore a bordo della macchina intercettata ha tentato la fuga, dirigendosi sullo svincolo dell'Asse Attrezzato. Un'idea sbagliatissima, che costerà molto cara a Massimo Cellini, classe 1963, pescarese. Gli agenti inseguitori l'hanno fermato, nei pressi del cementificio di via Aterno, e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 200 euro, di cui non ha saputo spiegare la provenienza. E' stato, dunque, arrestato per furto aggravato in concorso e trasferito in Questura, nelle stanze di sicurezza, in attesa del rito per direttissima. Sono in corso le indagini per catturare i complici

L'ALTRO FURTO - Sempre ieri, verso le12.00, una volante della polizia è intervenuta per un furto ai danni di un anziano ad opera di tre individui che, pochi minuti prima dell’arrivo della Polizia, fingendosi dipendenti comunali si erano introdotti presso l’abitazione dell’ottantaduenne, in via Lago Sant Angelo. Con una scusa, - volevano verificare gli atti e la documentazione relativa alla proprietà dell’immobile -,  i tre individui, probabilmente italiani, gli hanno chiesto di aprire la cassetta di sicurezza, da cui hanno prelevato la somma di euro 3.200 e vari oggetti in oro. Sono in corso indagini al fine di individuare gli autori del reato.

 Red. Independent