Metanodotto Larino-Chieti: M5S, "E' un'opera inutile"

Appello della consigliera regionale Marcozzi: "D'Alfonso ne fermi la realizzazione". Mesi fa i grillini di Bucchianico avevano presentato una mozione

Metanodotto Larino-Chieti: M5S, "E' un'opera inutile"

"FERMATE QUELL'OPERA". Il M5S va all'attacco del metanodotto Larino-Chieti, considerato un'opera contro gli abruzzesi, e chiede al presidente della Regione Luciano D'Alfonso di fermarne la realizzazione. "L'opera progettata - ha spiegato stamane in conferenza stampa la consigliera regionale Sara Marcozzi - sfiora numerosi Comuni e per questo, nonostante la scelta progettuale sia a norma di legge, crediamo che sia utile evitare la localizzazione del tracciato alla distanza minima di legge". Il metanodotto, della lunghezza di 113,7 km, attraverserà sia l'Abruzzo che il Molise.

MANTINI E TORTO IN AZIONE. Il 23 dicembre 2014 è stato pubblicato l’avviso alla cittadinanza riguardante la procedura di valutazione d’impatto ambientale, coordinata alle procedure di valutazione d’incidenza, del progetto Metanodotto Larino-Chieti. L’Abruzzo e il Molise sono, come detto, le regioni interessate da questo progetto della Società Gasdotti Italia. Già lo scorso gennaio i consiglieri comunali pentastellati di Bucchianico, Alfredo Mantini e Daniela Torto, con una mozione al consiglio comunale avevano chiesto di sapere cosa intendesse fare la Giunta “per evitare lo stravolgimento ambientale di un’area di grande valenza naturale, culturale e paesaggistica, come quella agraria e vitivinicola bucchianichese, considerando la possibilità di un percorso alternativo al tracciato; come intenda raccordarsi con la Regione, interessandosi anche al problema della vicinanza eccessiva tra conduttura, abitazioni e aree altamente franose”.

LA MOZIONE DI BUCCHIANICO 5 STELLE. La mozione presentata dai grillini evidenzia che l’eventuale realizzazione dell’opera interesserà zone di particolare pregio ambientale e aree sensibili dal punto di vista idrogeologico, come la zona dei Calanchi, le Ripe dello Spagnolo, i Fiumi Alento e Foro e la Cappellina di S. Camillo alla Calcara, ad oggi di riconosciuta valenza storico-artistica. Inoltre si parla della mancanza, nei documenti forniti, di valutazioni su effetto domino ed effetto cumulo come le potenziali esplosioni che potrebbero scaturire dalla presenza dei cavi dell’ettrodotto 220 kV già esistente.

IL CONFLITTO CON L'ELETTRODOTTO. Un’attenta visione dello Studio di Impatto Ambientale, depositato in Comune, ha evidenziato "l’allarmante vicinanza" del metanodotto ad abitazioni già svantaggiate dall’elettrodotto 220 kV, i cui cavi insistono a breve distanza dai tetti delle case in contrada Colle dei Gesuiti. Si conterebbero almeno 8 abitazioni a 10-25 metri vicino al tracciato, delle quali due risultano dalle planimetrie a ridosso della sovrapposizione tra metanodotto ed elettrodotto preesistente 220 kV.

IN DIFESA DEGLI AGRICOLTORI. Il gruppo degli attivisti 5 Stelle di Bucchianico si è schierato a difesa dei propri concittadini agricoltori, a cui la realizzazione dell’opera porterebbe "solo espropri e rischi", ricordando che Bucchianico è stata già esposta in passato a due incidenti causati proprio dalla rottura del metanodotto.

IL CONSUMO DI METANO IN ABRUZZO. Un’ulteriore opposizione è stata mossa dall’attivista Daniela Torto sulla stima di consumo di metano in Abruzzo, effettuata sulla base di documentazioni pubblicate tra il 2005 e il 2014, e che "risulta ad oggi evidentemente in diminuzione; se nel 2005 si stima un consumo di circa 1936,7 milioni di metri cubi standard di metano, nel 2013, si registra un consumo di 1.301,1 milioni Smc finché, valutando il picco dei consumi avvenuto nel 2009, la diminuzione risulta scendere del 40%; nel 2014, infine, i consumi calano di un ulteriore 14-15%: sulla base di questi dati, continuano ancora a proporci metanodotti?”.

La sentinella ambientale