Mazzette (male necessario?)

Polemiche, e reazioni, alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi. In Italia la corruzione costa 10 miliardi l'anno

Mazzette (male necessario?)

LE MAZZETTE SONO UN MALE NECESSARIO? Silvio Berlusconi non sempre viene preso sul serio dai suoi avversari politici e spesso le sue esternazioni vengono giudicate cialtronesche e liquidate con una battuta. Il riferimento è all'ultima sua sortita a proposito della presunta tangente  internazionale di 51 milioni (di cui 10 sarebbero poi rientrati in Italia per finire alla Lega), pagata dalla Finmeccanica per aggiudicarsi l'appalto di 12 elicotteri Augusta venduti all'India, che intanton ha avviato la pratica di cancellazione dell'ordine.

PER IL CAVALIERE LA CORRUZIONE E' UN MALE NECESSARIO. La dichiarazione del Cavaliere sulla maxi tangente è sembrata giustificare la corruzione. «La tangente - ha detto il leader del Pdl -  è un fenomeno che esiste non si possono negare le situazioni di necessità se si va a trattare nei paesi del terzo mondo o con  qualche regime». I leader d'opposizione hanno liquidato con poche frasi lapidarie le affermazioni dell'ex presidente del consiglio come Bersani che ha replicato alla sortita berlusconiana dicendo «basta con le tangenti e basta con Berlusconi». Ma il problema, benchè paradossale, c'è eccome e va affrontato con grande coraggio.

UN ATTACCO ALLA MAGISTRATURA.  Il leader del PDL ha anche colto l'occasione per lanciare un attacco alla magistratura «ha mostrato un autolesionismo assoluto nei confronti dell'Italia, ora nessuno tratterà più con gruppi come Eni, Enel, Finmeccanica»Giustamente il presidente dell'Anm Giuseppe Sabelli ha controbattuto alle gravi affermazioni. «Sono inaccettabili le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sulle tangenti. La corruzione internazionale - ha detto Sabelli - non è una condotta eticamente censurabile, ma un reato che va perseguito. L'illegalità è un male che va contrastato». E poi: «sostenere che ci dovremmo abituare all'illegalità, come ad una situazione necessaria e inevitabile, come a un male con cui bisogna convivere, è inaccettabile».

LA CORRUZIONE DISTORCE IL MERCATO E COSTA 10 MILIARDI. Per le associazioni Libera Legambiente e Servizio Pubblico la corruzione, oltre ad essere immorale, è una tassa iniqua che inquina il paese. Il suo costo, spaventoso, ammonta a più di 10 miliardi l'anno ed incide per il 6% sul PIL. In Italia il 12 % della popolazione, contro una media europea dell'8% si è visto chiedere il pagamento di una tangente. Lo stesso presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino ha lanciato l'allarme sostenendo che «la corruzione sistemica pregiudica l'economia nazionale». A Berlusconi e a quelli che la pensano come lui bisognerebbe dire chiaro e tondo  che i danni provocati dalla corruzione sono devastanti sotto il profilo economico, sociale ed ambientale e producono effetti perversi sulla selezione della classe dirigente premiando i corrotti ed i corruttori piuttosto che le persone meritevoli ma integre moralmente. Come dimostra l'esempio dei 4.100 falsi braccianti nella cittadina calabrese di Rossano, la corruzione è un virus che tende a coinvolgere tutti gli strati della società diventando fenomeno sistemico con caratteristiche talvolta di massa. 

LA LEGGE ANTICORRUZIONE INSODDISFACENTE. Non meraviglia quindi che la legge anticorruzione approvata nello scorso mese di ottobre, da un parlamento con 100 tra indagati, condannati e prescritti ,dopo mesi di discussione, sia giudicata del tutto insoddisfacente dallo stesso Csm. E' come chiedere al tacchino di preparare il pranzo di Natale o se si preferisce, come dice Crozza, «è come chiedere a Giovanna D'Arco di andar a far legna per il falò».

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