Mattina di sfratti a Rancitelli

Tre appartamenti Ater ed un garage sgomberati al "Ferro di Cavallo". Una rom ha minacciato di gettarsi nel vuoto

Mattina di sfratti a Rancitelli

SFRATTI A RANCITELLI - Tre appartamenti popolari e un garage, occupati abusivamente da famiglie rom, sono stati sgomberati, nelle prime ore della mattinata, nel rione "Ferro di cavallo" a Rancitelli. L’intervento è scattato intorno alle 7.30 quando, dopo un breve briefing in questura, sono partite circa una decina di pattuglie della Polizia municipale, coordinate dal maggiore Danilo Palestini, con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, e poi medici con autoambulanze al seguito, pediatri e ginecologi, Vigili del Fuoco, operai dell’Ater, operatori della Attiva per la bonifica dei rifiuti e le ditte di trasloco. Le abitazioni - stando a quanto appreso dal Comune - saranno immediatamente riassegnate alle famiglie in graduatoria Ater entro la serata, non appena a Procura avrà firmato i provvedimenti di dissequestro. Un quarto alloggio, che doveva essere liberato, è rimasto occupato in quanto gli inquilini, seppure abusivi, sono sottoposti agli arresti domiciliari e, dunque, non è stato possibile ottenere la revoca del provvedimento.

LOTTA ALL'ABUSIVISMO - Si tratta dela settima operazione dell'Amministrazione Mascia e che ha interessato il rione del ‘Ferro di Cavallo’: ossia via Tavo, ai numeri civici 171, due appartamenti al civico 181 e un quarto al 183, oltre a un garage situato in via Lago di Capestrano. «Lo avevamo promesso ai cittadini e stiamo mantenendo fede al nostro impegno: a Pescara vige esclusivamente la legge dello Stato e delle Istituzioni, chi sbaglia paga e non esiteremo un attimo pur di far rispettare le regole». Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, che stamane hanno seguito da vicino tutte le fasi della nuova ondata di sfratti, annunciata appena lunedì scorso, nel corso della riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza.

PUTIFERIO AL FERRO DI CAVALLO - Quando alle 7.30 oltre un centinaio di unità hanno risvegliato il Ferro di Cavallo, con lampeggianti e sirena, tra i palazzi si è scatenato il putiferio. In via Tavo 171 è arrivata la prima pessima sorpresa: l’alloggio da liberare era situato al primo piano rialzato, 60 metri quadrati complessivi, composti da 3 vani più due servizi, ed era stato occupato da una famiglia Rom, quattro persone adulte e un minore. «Quando siamo arrivati - ha spiegato un agente che è intervenuto -  l’alloggio era pieno di mobili, senza gli occupanti abusivi che però hanno evidentemente rimosso anche le finestre, la caldaia, i termosifoni e persino le porte, procurando danni ingentissimi che stiamo già sistemando per consentire la rioccupazione legittima e immediata dell’alloggio». I due appartamenti situati al civico numero 181 sono entrambi di 79 metri quadrati.  Nel primo, dove vivono due rom coi figli minori, non è stato comunque possibile recuperare l’appartamento in quanto i due adulti sono sottoposti agli arresti domiciliari. Nel terzo alloggio, debitamente liberato, situato al terzo piano, c'erano due adulti, moglie e marito, senza minori, ma anche in questo caso l’alloggio era in precarie condizioni. Ancora più difficile lo sgombero dell’appartamento in via Tavo 183, sempre di 79 metri quadrati, occupato abusivamente da 4 adulti, e dove la presunta titolare dell’occupazione si è barricata per alcune ore sul balcone di casa, al quarto piano, minacciando di lanciarsi nel vuoto se le Forze dell’Ordine avessero tentato di farla uscire dall’alloggio. La vicenda si è conclusa positivamente, ossia con lo sgombero dell’alloggio, dopo circa tre ore di trattativa con la Polizia municipale. E' l'inizio di una nuova era? Staremo a vedere.

Redazione Independent