Abbattimento e ricostruzione Ferro di Cavallo, i residenti scrivono alla politica

La richiesta è sospendere l’approvazione della delibera di demolizione dello stabile di via Tavo in modo da studiare le migliori soluzioni inclusive

Abbattimento e ricostruzione Ferro di Cavallo, i residenti scrivono alla politica

Riceviamo e pubblichiamo una lettera indirizzata oggi pomeriggio al sindaco Masci, giunta di centrodestra e consiglieri comunali di Pescara da parte del comitato di quartiere “Per una nuova Rancitelli”. Gli scriventi, a nome di Francesco Di Credico (presidente) chiedono di rinviare l’approvazione della delibera che prende atto del progetto di demolizione e ricostruzione del ‘Ferro di Cavallo’.


“Come comitato di quartiere, certi di esprimere il pensiero di una parte considerevole dei residenti, chiediamo che il progetto di ricostruzione non includa nuove abitazioni. Si tratta di una zona già densamente popolata,
dove la gravissima carenza non sono le case ma i servizi alla popolazione che possano fungere da elemento di riqualificazione. Ricordiamo tra l’altro che su questa posizione nei giorni scorsi si è espresso anche l’arcivescovo
di Pescara-Penne Tommaso Valentinetti con dichiarazioni rilasciate alla stampa.
In passato, come comitato, già ci eravamo espressi favorevolmente quantomeno all’abbattimento di una parte del Ferro di Cavallo. Oggi che si prospetta la demolizione completa, riteniamo sia il momento di produrre una
soluzione definitiva: a nostro avviso ciò deve comportare da un lato la redistribuzione degli alloggi popolari sull’intero territorio comunale per favorire l’integrazione di chi li occupa, e dall’altro la realizzazione di strutture per riqualifichino Rancitelli. In questo caso pensiamo a luoghi di aggregazione che possano essere una piazza o strutture sportive, oppure a servizi come sede distaccate dell’università o uffici comunali.
Ci troviamo di fronte a un’occasione storica per Rancitelli e tutta Pescara. Riteniamo che non vada persa. Chiediamo perciò che la delibera venga rinviata, e che venga avviato una volta per tutte un percorso di
concertazione con residenti, associazioni e istituzioni, come la stessa amministrazione comunale aveva garantito.
Finora tutto è stato deciso nelle stanze del potere, senza tenere in considerazione il parere dei cittadini. Se “amare Pescara” non è solo uno slogan elettorale, ma una prassi che include l’amore per Pescara nella sua
interezza e di tutti i suoi cittadini, oggi si offre al Comune la possibilità di dimostrarlo ascoltando la nostra voce.
Cogliamo l’occasione per annunciare che sabato 21 maggio nel quartiere sarà organizzata un’assemblea pubblica per discutere la questione Ferro di Cavallo”.