“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Les Paillottes demolito?
La Cassazione conferma gli abusi edilizi in spiaggia. Acerbo: «Abbiamo lottato per un bene demaniale»
ABUSI EDILIZI. CASSAZIONE CONFERMA CONDANNA DE CECCO. Il cavaliere Filippo Antonio De Cecco è stato condannato per gli abusi edilizi sulla spiaggia di Pescara. A deciderlo è la suprema Corte di Cassazione che ha sentenziato sul "caso" del noto locale "Les Paillottes" in piazzale Le Laudi nella zona sud di Pescara. Secondo il dispositivo si dovrà procedere alla demolizione delle parti oggetto di abusi e alla restituzione della vista mare alla cittadinanza in uno dei luoghi storici più significativi della città dannunziana. «Abbiamo condotto una battaglia non contro qualcuno ma a difesa di un bene demaniale, cioè di tutti, sostituendoci alle istituzioni (Comune e Regione) che non si sono neanche costituite parte civile nel procedimento pur essendo tra le parti offese». Questo il commento di un soddisfattissimo Maurizio Acerbo che lancia strali verso «la subalternità della politica di centrodestra e centrosinistra di fronte ai potenti e delle responsabilità politiche nel progressivo oscuramento della vista mare e nella cementificazione selvaggia della nostra spiaggia».
QUERELE E ARCHIVIAZIONI. Per aver denunciato gli abusi il consigliere Acerbo, all'epoca dei fatti eletto in Parlamento, venne querelato da parte di De Cecco. «In sede giudiziale - commenta l'ex deputato - De Cecco rimediò una figuraccia avendo il giudice archiviato la querela con la motivazione che “le affermazioni dell’On. Acerbo (…) rispondono al vero”».
LA DIFESA DI FILIPPO ANTONIO. Filippo De Cecco, appresa la notizia dal suo avvocato, si è "giustificato" così: «La mia idea di apportare un'innovazione rivolta alla cittadinanza mediante la realizzazione di un luogo 'speciale' si trasfuse in un primo tentativo di riqualificazione del complesso balneare e dell'ambiente circostante. L'idea, ma non il progetto, basata in totale "buona fede" su una legittimità che si riteneva preesistente e acquisita, ha consentito, negli anni a seguire, di formulare un'offerta turistica nuova e una proposta enogastronomica di qualità. Aver dato vita a Les Paillottes è stato un atto di amore verso la mia città». Evidentemente non è stato compreso da chi di dovere.
Marco Beef