Le ventinove vittime della tragedia del Hotel Rigopiano ancora senza risarcimento

“La posizione in oggetto verrà archiviata. E senza seguito”: questa la risposta della compagnia di assicurazione alle richieste di Giampaolo Matrone

Le ventinove vittime della tragedia del Hotel Rigopiano ancora senza risarcimento

LA CATASTROFE DI RIGOPIANO E LE SUE VENTINOVE VITTIME “ARCHIVIATE SENZA SEGUITO” DALL'ASSICURAZIONE DELLA PROVINCIA DI PESCARA. “La posizione in oggetto verrà archiviata. E senza seguito”. Vale a dire: non fatevi più sentire. E poco importa se “la posizione” in questione è quella di Giampaolo Matrone, uno dei simboli della catastrofe di Rigopiano, la più grave tragedia mai successa in Italia a causa di una valanga: 29 vittime tra dipendenti e ospiti dell'hotel travolto dalla neve. I tecnici di Studio 3A sono rimasti esterrefatti dalla risposta ricevuta nei giorni scorsi dalla QBE, la compagnia di assicurazione della Provincia di Pescara. La società, specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, assiste il 35enne pasticciere di Monterotondo che in quell'inferno di ghiaccio ha perso la moglie Valentina ed è rimasto sepolto per 62 interminabili ore, uscendo vivo per miracolo ma con traumi pesantissimi: ha praticamente perduto l'uso della mano destra, senza contare i problemi alla gamba sinistra.

«Non si può “archiviare” in questo modo, con questo crudele burocratese, una catastrofe di tale portata e, per di più, adducendo un cavillo del contratto interpretato in modo falso e scorretto – commenta il Presidente di Studio 3A, dott. Ermes Trovò – Una valanga che era ampiamente prevista e prevedibile – quell'area era da tempo tra quelle indicate come a rischio – non si può neanche lontanamente qualificare come calamità naturale. Qui lo Stato, che a sua volta dovrà rispondere dell'operato del proprio Prefetto, deve dare un segnale chiaro alle famiglie delle vittime: non è accettabile un approccio del genere da parte delle compagnie di assicurazione non di un privato ma di enti governativi periferici, e pubblici. Su questo non transigeremo: per Studio 3A fare chiarezza su questa “tragedia di Stato” e rendere giustizia a Giampaolo, alla piccola Gaia e a tutti i suoi familiari è una missione».

«Quel resort lì non ci sarebbe neanche dovuto stare, noi non ci saremmo dovuti stare: il rischio valanghe avrebbe imposto di chiuderlo d'inverno – conclude Giampaolo Matrone – Avevano tutti gli elementi e i mezzi per venirci a prendere e a liberare, potevano mandarci le turbine, gli elicotteri. La verità è che ci hanno fatto fare la fine dei topi, sequestrati senza alcuna via di fuga in quell'hotel che è diventato una tomba di neve. Su Rigopiano non si può usare il termine “archiviazione”: è un'offesa per tutti gli italiani, un insulto alla memoria delle vittime e l'ennesimo schiaffo a tutti noi che siamo rimasti a piangerli. Assunzione di responsabilità, da parte di tutti coloro che hanno sbagliato: questo ci aspettiamo”.

Redazione Independent