Lavoro. Dramma alla Micron

Avezzano. I lavoratori chiedono al governo di intervenire sulla multinazionale: «Abbiamo due anni di vita»

Lavoro. Dramma alla Micron

AVEZZANO: LA CRISI DELLA MICRON. E' iniziata la corsa contro il tempo per far cambiare idea alla multinazionale americana Micron Spa che ha deciso di mandare via oltre la metà dei lavoratori impiegati nello stabilimento di Avezzano. Secondo quanto riportato dalla governance l'azienda avrebbe avuto un calo delle commesse superiore al 50% e, poichè il trend dovrebbe continuare ad essere negativo, è possibile che nel giro di due anni, forse anche meno di 24 mesi, il sito abruzzese potrebbe essere completamente dismesso. E, qualora ciò dovesse accadere, sarebbe un disastro "sociale" così grave e dagli sviluppi assolutamente pericolosi. Nel cuore dell'Abruzzo, infatti, la dispoccupazione è altissima. Nella fascia tra i 15 ed i 35 anni ci sono picchi superiori al 35%, come dimostrato dall'ultimo report Istat sul Capoluogo abruzzese. ne è ben consapevole il Primo Cittadino del capoluogo marsicano, Giovanni Di Pangrazio, che sta partecipando a tutte le riunioni con i lavoratori e sindacati per studiare la migliore strategia da mettere in atto per risovere positivamente la vertenza. 

PRESIDIO PERMANENTE DEI LAVORATORI. I lavoratori, che sono consapevoli di tutti i possibili scenari, anche quelli più funesti, hanno deciso di attivare una protesta permanente (un presidio fisso nello stabilimento con tanto di tende montate davanti all'ingresso), allo scopo di sollecitare il Governo affinchè si faccia da interlocutore con la proprietà. «Alla Micron - hanno detto le organizzazioni sindacali - lavorano oltre 1600 persone di cui la metà sono diplomati ed il resto è costituito da personale laureato. Insomma, si tratta del meglio del know how dell'azienda che non può abbandonare un terriorio dove, tra l'altro, ha ottenuto soldi dallo Stato per realizzare la metà degli investimenti». Anche il governatore Gianni Chiodi ha chiesto l'intervento del Ministro Passera ma, al momento, le risposte circa un intervento del Governo Monti sulla questione Micron sembra ancora lontana.

Redazione Independent