Ventitrè progetti di trasferimento tecnologico e 16 di ricerca e sviluppo sperimentale

I numeri del Polo Automotive che questa mattina si è presentato alla Regione Abruzzo. Sono 70 le aziende partner: dalle multinazionali alle università fino ai centri di ricerca

Ventitrè progetti di trasferimento tecnologico e 16 di ricerca e sviluppo sperimentale

Ventitrè progetti di trasferimento tecnologico e 16 di ricerca e sviluppo sperimentale. Sono solo alcuni dei numeri del Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo, tra i più attivi in Italia, che riunisce circa 70 partner tra aziende e organizzazioni – dalle multinazionali alle piccole e medie imprese, fino ad arrivare a università e centri di ricerca - impegnate a vario titolo nella filiera dell’industria automobilistica, localizzate in Abruzzo, principalmente nella Val di Sangro, e oltre i confini regionali

"Abbiamo una Automotive&Mechatronic Valley – così ha definito la Val di Sangro il presidente del Polo, Giuseppe Ranalli, questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Pescara presso la sede della Regione Abruzzo, in viale Bovio - Nati come Consorzio nel 2008 per fare ricerca e sviluppo, ci siamo candidati nel 2010 a diventare polo di innovazione per l’automotive. Da quel momento in poi siamo riusciti ad aggregare e ad attrarre anche grossi gruppi fuori regione. La cosa incredibile sperimentata è che davvero lavorando insieme si fa il bene comune”.

Ed è proprio grazie al lavoro di squadra che il Polo Automotive oggi conta al suo attivo ben 23 progetti di trasferimento tecnologico: progetti di breve durata, con risultati concreti e di solito immediati, che coinvolgono un’azienda partner del Polo che chiede di mettere a sua disposizione nuove tecnologie e metodologie per superare una criticità o soddisfare specifici fabbisogni. Tra i tanti, uno ha coinvolto l’azienda Lazzerini - punto di riferimento nel mercato nazionale e internazionale per la produzione di sedili – con l’obiettivo dell’ottimizzazione e dell’alleggerimento dei sedili. In particolare, è stato possibile ridurne il peso preservando le caratteristiche di “resistenza strappo e a fatica” previste dalle norme. Fiat Chrysler Automobiles è stata, invece, interessata dal progetto “Telaio ribassato per veicolo commerciale leggero”, che ha permesso un alleggerimento strutturale del veicolo, garantendo prestazioni ottimali. La soluzione sviluppata per il telaio ha consentito un risparmio di peso, a parità di prestazioni, di circa il 35%, grazie anche al passaggio da acciaio ad alluminio. Honda è stata coinvolta in un progetto relativo all’ottimizzazione tecnico/economica della Unique line. I risultati conseguiti si riassumono in: riduzione costi produttivi pari a circa € 450.000/anno; aumento della produzione giornaliera di circa il 15%; recupero spazio in produzione di 1.500 mq; sincronizzazione della produzione.

“Innovazione vuol dire fare cose antiche in modo moderno - ha aggiunto Gilberto Candeloro, del Cda del Consorzio del Polo - Non è solo di prodotto o materiale, ma riguarda tutto quello che ci permette di aggiungere qualcosa di distintivo ai prodotti che offriamo. Questo è il senso dei progetti a cui abbiamo dato e stiamo dando vita”.

Il processo che ha condotto all’attivazione dei progetti è stato raccontato dal direttore dell’organizzazione, Raffaele Trivilino: “Siamo partiti da uno screening delle aziende partner creando un Osservatorio tecnologico in grado di tracciare le caratteristiche delle imprese, le tecnologie e le attrezzature impiegate per individuare problemi ed eccellenze. E’ seguita una fase di animazione con work-shop dedicati, eventi di divulgazione, giornate dimostrative, affiancamenti e supporto all’implementazione di nuove tecnologie e materiali. Da qui sono emerse anche le esigenze specifiche delle aziende che ci hanno condotto ad avviare i progetti di trasferimento tecnologico”.

Redazione Independent