Lavori green per pubblicità

L'inchiesta del M5S sul contratto di manutenzione del verde a Montesilvano: «Inadempienze macroscopiche»

Lavori green per pubblicità

MONTESILVANO. L'INCHIESTA VERDE DEL M5S. Che succede nel contratto per la manutenzione ordinaria del verde pubblico tra il Comune di Montesilvano, sottoscritto nel lontano 2004, e la Green Service di Bruno Chiulli, l'imprenditore coinvolto nello scandalo “Ciclone”? Se l'è chiesto il consigliere comunale "grillino" Manuel Anelli, 20 anni, che esattamente 8 anni e 10 mesi la stipula di quel documento ne è entrato in possesso. «Appena ricevuto il documento ci siamo messi al lavoro e ci siamo resi conto delle macroscopiche inadempienze contrattuali di un atto che giace negli uffici del comune da più di 8 anni, considerando anche l'importante cifra in questione (circa 3 milioni di euro)». Ma quello che è più incredibile per l'esponente del movimento di Beppe Grillo è che molti degli impegni presi erano a costo zero «veniva chiesto come contropartitta solo un numero non precisato di impianti pubblicitari». 

VIDEO, PIANTE E SOFTWARE. Anelli fa riferimento all’articolo 11 del contratto (Contributo del servizio di videosorveglianza). «La ditta - spiega "il grillino" - si era impegnata all’installazione a proprio carico di 15 telecamere a circuito chiuso (spesa prevista 187.000 euro), le quali ad ora non sono mai state installate». E' storia recente dell'impegno dell'amministrazione del sindaco Attilio Di Mattia che ha messo in bilancio ben 300.000 euro per la videosorveglianza. «Se i lavori fossero stati eseguiti - aggiunge Anelli - quella cifra si sarebbe potuta risparmiare»Nello stesso articolo 11 si parla di impegni per «varie rotatorie e relative aiuole con un investimento di 310.000 euro; l’installazione sulla strada parco di svariate piante (50 + 50) tipo Cinnamomun Camphora e Banksia Integrifolia, n. 500 oleandri con altezza di 80/100 cm e di n. 30 Melia Azederach, un numero imprecisato di cestini e panchine il tutto per un investimento di 77.300 euro; un sistema di irrigazione centralizzato con controllo a distanza a mezzo GSM con un investimento per la ditta di 110.800 euro; la realizzazione di un software informatico per la gestione del servizio nonché per il censimento del patrimonio verde del comune con un investimento per la ditta 75.000 euro. Il tutto a costo zero per l'amministrazione in cambio di un numero non precisato di impianti pubblicitari». Ma questi lavori sono stati eseguiti? «Non del tutto», ha risposto Anelli

IL BOSCO DEI BAMBINI. Sempre in cambio di cartelli pubblicitari la Green Service «ha promesso - ancora Anelli - di attuare la legge “Rutelli” che prevedeva l’installazione di un albero per ogni bambino nato, con la successiva creazione di un area verde denominata “il bosco dei bambini” a costo zero per l’amministrazione ed un investimento da parte della ditta di circa 135.000 euro». Inoltre, la ditta si impegnava alla formazione e sensibilizzazione pubblica mediante realizzazione di un giardino progettato da studenti a seguito di un corso di formazione oltre a campagne pubblicitarie e distribuzione di volantini informativi. «Tale corso - spiega - prevedeva un contributo del 50%, non vincolante, a carico dell’amministrazione. Infatti nel caso in cui l’amministrazione non volesse partecipare il progetto sarebbe stato realizzato comunque dalla ditta ma in forma ridotta e con un costo stimato di 251.460 euro. Allo stato attuale non è stato fatto»

COSA FA L'AMMINISTRAZIONE? Alla luce dei punti descritti il Movimento 5 Stelle ha chiesto all'ammistrazione del sindaco Attilio Di Mattia quali azioni sanzionatorie sono state intraprese e quali si intenderà intraprendere. «In virtù dell’art. 19 - ha concluso - c'è una penale giornaliera dai 150 ad un massimo di 300 euro scalabili da compenso dovuto mensilmente alla ditta (circa 30.000 euro) o avvalersi della cauzione (66.366,55 euro) senza bisogno di diffida scritta. L’applicazione di penali, comunque, non esula la ditta dalla realizzazione delle opere o servizi previsti dal contratto; pertanto si chiede che l’amministrazione diffidi come previsto dall’art. 22 del contratto la Green Service ad osservare gli obblighi ivi indicati ed ad eliminare le pendenze entro 15 gg dalla data di comunicazione. In virtù delle penali sopra citate il comune potrebbe rimpinguare le casse comunale che in più occasioni millanta per vuote».

Redazione Independent