La verità 'dem' sul cantiere nell'area di risulta

Il PD accusa il Sindaco Masci di annuncismo, tempi inventati e costi aumentati: "Siamo proprio sicuri di poter parlare di un giorno di festa per i pescaresi?"

La verità 'dem' sul cantiere nell'area di risulta

"Area di risulta: se si fa un’operazione verità, per cosa dovremmo ringraziare il Sindaco Masci?". Comincia così la nota stampa del vice presidente del Consiglio Regionale, Antonio Blasioli, della segretaria del circolo Grimau, Stefania Malucelli, del segretario del circolo tematico Nuova Pescara, Antonio Del Casale, del segretario del circolo Castellamare, Alessandro Capodicasa, del segretario del circolo Di Vittorio, Jacopo Barbati, della segretaria del circolo tematico Diritti e Libertà – HannahArendt Leila Kechoud, del segretario del circolo Colli, Piero Giampietro.

Ma ecco cosa pensano i 'dem' pescaresi a proposito degli annunci del primo cittadino

Ieri, per l’ennesima volta, il Sindaco Masci ha presentato il progetto del primo silos dell’area di risulta. Già lo scorso giugno, infatti, il primo cittadino aveva mostrato alla stampa lo stesso rendering del primo lotto, annunciando l’avvio dei lavori entro l’estate. Non è andata così, ma il Sindaco ieri ha preferito trascurare il ritardo accumulato, oltre alle sorprese e ai disagi che continua a riservare a cittadini e commercianti.

 

Questa volta il cantiere dovrebbe essere avviato il prossimo 17 novembre, ma intanto ci sembra opportuno riassumere l’intero iter. In base al cronoprogramma allegato alla gara che ha portato all’affidamento dell’appalto integrato al Consorzio Agoraa, il progetto esecutivo avrebbe dovuto essere completato in 120 giorni dalla firma del contratto - avvenuta, lo ricordiamo, lo scorso 28 dicembre - e poi verificato nei 30 giorni successivi, per un totale di cinque mesi.

 

Quindi, calendario alla mano, avremmo dovuto disporre del progetto esecutivo entro il 28 aprile, che avrebbe dovuto essere verificato e validato entro il 28 maggio. Nessuno però racconta che non è stata una validazione facile, così come nessuno ieri ha ritenuto di dover chiedere scusa alla città per i ritardi susseguiti. Si era parlato di una bonifica che avrebbe restituito in pochi mesi ai pescaresi l’area di parcheggio, e invece, stando a quanto si vede nel video mostrato in conferenza, ciò non avverrà mai.

 

Per questo ritengo che chi quotidianamente raggiunge Pescara per studio o lavoro, chi ha smesso di venirci per le enormi difficoltà di trovare un parcheggio, chi vorrebbe acquistare nei nostri negozi ma desiste a causa dei disagi, debba essere informato di come procederanno i lavori.

 

Facciamo un rapido calcolo matematico. L’area di risulta contava 2.318 stalli, che con l’inizio dei lavori di bonifica sono scesi a 1.414.

 

Qualora, come si presume dal video e dall’annuncio dell’imminente arrivo della progettazione esecutiva del giardino, si dovesse procedere contemporaneamente con la realizzazione del silos nord e del giardino, la città perderebbe a quel punto ulteriori 840 stalli di sosta, per un totale complessivo di poco meno di 600 stalli, praticamente 1/4 di quelli iniziali.

 

È questa, dunque, la scelta del centrodestra? Non sarebbe il caso di spiegare chiaramente alla città se i due lavori procederanno assieme o se il cantiere del giardino verrà avviato solo tra due anni quando sarà completato il silos? È stata consultata la cittadinanza su questa scelta che dipende dal progetto “spezzatino” della giunta di centrodestra?

 

Masci afferma che tra due anni potremo contare sul silos con 752 posti auto circa. Peccato non abbia comunicato ai cittadini che in quel parcheggio dovranno trovare posto anche i circa 270 posti auto previsti per la sede della Regione Abruzzo dalla Legge Tonioli. Progetto – quello della sede unica regionale – su cui il Sindaco, tra l’altro, dopo le numerose e partecipate conferenze stampa, si è ormai trincerato dietro un prolungato silenzio. D’altronde c’è ben poco da dire: 1100 giorni solo per avere il Documento di indirizzo progettuale e poi il nulla. Nessun mutuo, nessun progetto, niente di niente. Pur restando contrari ci sembra l’ennesima presa in giro alla città.

 

Ma il Sindaco Masci tace anche sull’aumento dei costi che riguardano il progetto dell’area di risulta. Il costo del silos nord, inizialmente di 8 milioni di euro, è oggi salito a € 12.800.000. Fatto salvo l’aumento dei costi per il completamento, com’è possibile che ci sia un milione aggiuntivo per la palificazione di 20 metri? Un costo in più che inciderà sui fondi FSC stanziati per l’area di risulta che già da ora non sono sufficienti per il completamento dell’intero progetto.

 

Il 17 novembre dovrebbe essere consegnato il cantiere. Siamo proprio sicuri di poter parlare di un giorno di festa per i pescaresi?