La risposta è nella musica

Il carcere di Pescara spalanca le porte alla melodia. "Detenuti giudici" valuteranno i nuovi talenti per S.Remo

La risposta è nella musica

LE PORTE DELLA MUSICA - La casa circondariale "San Donato" di di Pescara spalanca le porte alla musica per il Festival della Melodia: una gara di musica leggera, tappa regionale di un Festival nazionale, durante la quale 15 giovani cantanti esordienti si esibiranno dal vivo e si sottoporranno al giudizio insindacabile di una giuria formata da 10 detenuti ed autorità. La prova è selettiva per ulteriori passaggi artistici, sino al Festival della Canzone Italiana per eccellenza che si svolgerà, come ogni anno, a San Remo.

IL FESTIVAL DELLA MELODIA - ll Festival della Melodia fa parte della migliore tradizione del carcere di Pescara, anche grazie alla sensibilità della dott.ssa Marialucia Avantaggiato. Sono anni, infatti, che il teatro interno all’Istituto di Pena ospita questa intensa iniziativa e che tanta fortuna ha riservato nel passato a giovani artisti, ormai affermati sul palcoscenico nazionale ed internazionale. E' quasi una metafora della vita e dell’umanità in cui sempre si fondono “bello e brutto, male e bene, positivo e negativo”. La detenzione e la bellezza della musica rappresentano la simbologia di come possano convivere e convivano gli opposti, quasi un auspicio di una vittoria del bello sul brutto: il Bene sul male, della Musica sul carcere.

OPPORTUNITA' DI CONFRONTO E CONDIVISIONE - E’, dunque, una splendida opportunità di integrazione tra la comunità esterna e quella comunità di persone detenute: un incontro facilitato dalla forza universale del linguaggio musicale, che è capace di esprimere emozioni che albergano in ciascun essere umano, indipendentemente dalle scelte individuali. In altre parole: identico per tutti gli uomini è il valore di umanità di cui ciascuno è portatore e diverse possono essere per ogni uomo le scelte di vita, e le conseguenti responsabilità individuali, dinanzi alla collettività. Il linguaggio musicale, oltre che unire ed esprimere emozioni positive, consente altresì una elaborazione benefica delle scelte personali. La musica, dunque, trova pieno accesso in carcere come strumento utile e necessario per affrontare un percorso di reinserimento.

"DETENUTI GIUDICI" - Ma il significato dell’iniziativa è anche un altro. Il Festival della Melodia offre alla popolazione detenuta, tante volte oggetto di giudizio, l’opportunità per una volta di trovarsi dalla parte di chi è chiamato a giudicare: i detenuti, già destinatari del giudizio penale e vittime del giudizio sociale,  si troveranno a ricoprire l'altro ruolo. Per questa ragione la giuria del festival della melodia  sarà composta, infatti, da dieci detenuti. Saranno, però, giudici della musica e quindi giudici del bello universale. “Un bello“ che se riconosciuto e coltivato potrà essere uno  strumento personale fortissimo ed importantissimo di cambiamento all’insegna del reinserimento sociale.

UN ESEMPIO DI CULTURA ISTITUZIONALE - L’iniziativa è stata proposta alla Direzione del carcere da Paolo Minnucci, giornalista, Direttore di Cronache Abruzzesi, referente perla Promozione spettacoli s.r.l., ma soprattutto geniale, creativo organizzatore che unisce alla competenza professionale una carica di valori e di umanità, senza i quali uno spettacolo rimarrebbe arido evento tecnico, ma incapace di trasmettere emozioni e promuovere cambiamenti sociali. Lo spettacolo è reso possibile, inoltre dal patrocinio della Provincia di Pescara ed, in particolare, dalla sensibilità e disponibilità dell’assessore  alle politiche sociali Walter Cozzi. Allo spettacolo parteciperanno , quale pubblico, i detenuti della Casa Circondariale. Tra gli ospiti, oltre che gli operatori penitenziari, anche le autorità religiose e laiche cittadine, la Magistratura, il Prefetto, esponenti delle forze di Polizia locali, Funzionari degli Enti locali ed esponenti del volontariato sociale che tanto collabora all’azione rieducativa attuata in carcere.