La disperazione delle Province abruzzesi: "Dateci acqua e rifiuti"

La proposta degli Enti colpiti dalla riforma Delrio. Ma 720 impiegati sono troppi e andranno ricollocati altrove entro il 31 marzo

La disperazione delle Province abruzzesi: "Dateci acqua e rifiuti"

LE PROVINCE NON VOGLIONO SPEGNERSI. Mentre dalla Regione Abruzzo o da qualche consigliere di opposizione si attende una legge che riordini le funzioni da attribuire alle quattro Province abruzzesi sono proprio i presidenti dei diretti interessati, che  impiegano un totale di 720 dipendenti, a tompere gli indugi. "dateci i servizi di area vasta, acqua e rifiuti in primis. Siamo pronti a gestirli con strutture e professionalita' collaudate". E' questo uno dei punti del disegno di legge regionale messo a punto dall'Upa, cioè Unione Province Abruzzesi. "E' nostra intenzione -afferma Antonio Del Corvo - condividerlo con il Cal, tavolo regionale delle autonomie locali, perchè la nostra proposta entra nel merito del riordino delle funzioni regionali e locali nell ottica di un miglioramento delle prestazioni ai cittadini". Il disegno di legge prevede che entro sessanta giorni dalla sua approvazione passino in capo alle Province le funzioni relative alla gestione di acqua e rifiuti.

LA RIFORMA DELRIO. Come è noto dal 1° Gennaio 2015, in seguito alla Legge “Delrio”, le Province italiane avranno competenza soltanto su viabilità, trasporti ed edilizia scolastica. Dunque tutti gli altri servizi gestiti da questi Enti, compreso il personale relativo, dovrà essere trasferito ai comuni ed alle Regioni nei quali i dipendenti saranno ricollocati, almeno per quota parte. La scadenza fissata per portare a compimento questo conteggio è il 31 marzo. Chi adempierà?

Redazione Independent