La Grande Pescara e quel contrarista di Umberto (Di Primio)

Il sindaco di Chieti si arrocca sulle sue posizioni filo-teatine e, girandoci intorno, dice no al rafforzamento degli odiati "cugini" della costa

La Grande Pescara e quel contrarista di Umberto (Di Primio)

CARO UMBERTO, SEI UN GRANDE. Dobbiamo dirlo: il sindaco di Chieti Umberto Di Primio è un grande. Pur di non avallare la realizzazione della Grande Pescara, che andrebbe a rafforzare l'odiata città adriatica (grazie all'unione con Montesilvano e Spoltore) a discapito del suo capoluogo, è disposto a qualunque cosa. Lunedì sera il vero show, al dibattito organizzato dal Comune di San Giovanni Teatino, protagonista da tre anni di un processo partecipato di pianificazione urbanistica sovracomunale, è stato il suo. I boss di Confindustria Paolo Primavera ed Enrico Marramiero dicevano sì alla Grande Pescara? E lui rispondeva preferendo invece una sinergia tra le due province per migliorare i servizi offerti ai cittadini e alle imprese.

MARINUCCI. Di fatto, il primo cittadino di Chieti sembrava accerchiato. Ad esempio il suo collega di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, ha affermato: «Il tema della Grande Pescara è un progetto molto interessante e la nostra città ha tutte le potenzialità per essere non solo un'entità confinante della città metropolitana, ma anche un interlocutore con cui avviare iniziative volte ad ampliare e migliorare l’offerta dei servizi. Del resto, non si deve dimenticare che la sinergia tra il Comune di Pescara e il nostro Comune ha dato vita al progetto urbanistico Sambuceto-Fontanelle, che già gode da tempo di un respiro internazionale. San Giovanni Teatino, per la sua posizione strategica e per la sua capacità progettuale, si propone naturalmente come un volano dell’area metropolitana con i suoi servizi e con i suoi progetti, e lavora per attrarre investimenti sul territorio per sviluppare e migliorare il territorio cittadino e la qualità di vita».

VOGLIAMO LA GRANDE PESCARA. Ospiti del dibattito sono stati, inoltre, il consigliere incaricato ai Trasporti di Confindustria Abruzzo, Sandro Chiacchiaretta, e Carlo Pozzi, docente all’Ud'A. Chiacchiaretta ha ribadito la necessità di migliorare il servizio di trasporto pubblico, all’insegna di una maggiore efficienza e fruibilità da parte delle persone; Pozzi ha concluso la serie di interventi con un ampio sostegno all’idea della Grande Pescara, sottolineando, però, la necessità di dare vita al progetto con una programmazione che sappia mantenere l’identità del territorio, valorizzarne le eccellenze e agire con un’ottica costruttiva e migliorativa nei confronti delle criticità.

SVUOTAMENTO DEI CENTRI URBANI. Alla domanda su quale fosse il problema alla base dello svuotamento dei centri urbani e quali fossero le possibili soluzioni per riportare le persone in città, tutti i partecipanti hanno concordato sul fatto che la mancanza di politiche socio-economiche, ambientali, culturali e infrastrutturali che offrano la possibilità ai cittadini di vivere le città, senza dover avere la necessità di andare fuori dai centri urbani per usufruire dei servizi necessari a una qualità di vita adeguata, è il vero nodo da affrontare e risolvere.

MARTELLI. Il presidente della Commissione Trasporti al Comune di Pescara, Ivano Martelli, ha rilevato il doppio problema della città di Pescara: il traffico in entrata e in uscita verso il luogo di lavoro e le aree commerciali fuori dal centro urbano, e il traffico interno, che apporta gravi problemi di intasamento veicolare. La proposta di soluzione contempla un miglioramento e un ampliamento delle piste ciclabili, nell’ottica di una mobilità ecocompatibile. Con buona pace di Di Primio.

Giulio Bertocciani