IndieRocket Festival? Io vado!

Ritorna l'evento creato da Paolo Visci. La nona edizione venerdì 8 e sabato 9 fra il centro storico e Tipografia

IndieRocket Festival? Io vado!
INDIEROCKET FESTIVAL, LA NONA EDIZIONE. L'indieRocket Festival restituisce l'abbraccio della città, con una nuova veste multi-location, fra i locali del Centro Storico, i negozi del centro e il club Tipografia. Per godere di suoni e tendenze da Italia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra e Indonesia Torna un evento atteso da molti, dall'impronta internazionale, ambizioso ma senza montarsi la testa. Che, nonostante tutto, c'è. In attesa della decima edizione nel 2013.

IL PROGRAMMA DEL 7 DICEMBRE. Alle 19.00 una doppia inaugurazione, l'IndieRocket Festival inaugura il nuovo negozio di abbigliamento Voice (Via Piave, 99) con il dj set di Giuditta de Angelis. 21.00 Sanacore (Via Marco Polo, 15) live di Delawater (Italia) e Sam Mickens (Usa). All'insegna dell'indie rock, la scena nazionale e quella internazionale a confronto. I Delawater, dal 2009, hanno un orecchio teso verso l'indie-rock di stampo americano tra melodie, psichedelia e canzoni. Sam Mickens, leader dei Dead Science e membro stabile delle band più interessanti del panorama Alt/Rock americano (Parenthetical Girls, XiXiu ed Evangelista), presenta l'ultimo album album Estatic peace Revue. 22.30 Maze (via Nazario Sauro, 9/11) live dei New Candys (Italia). Quattro ragazzi di Treviso che, ispirandosi agli eterni rivali Brian Jonestown Massacre e Dandy Warhols, nonostante la loro giovane età, sono capaci di sfidare la scena neo psichedelica internazionale grazie alla loro attitudine e al loro suono. 23.30 Lalla (via dei Sanniti, 8) live dei SineRequie (Italia), Fabio Perletta (Italia), Fauve! Genen a Rhino (Italia). I SineRequie sono un duo di musicisti/dj e producer bolognesi, con radici abruzzesi. Esplorano la varietà dell'esperienza sonica con dj set sperimentali tanto da lavorare anche per cinema e teatro. Fabio Perletta, anche conosciuto come Øe, è un sound artist e graphic designer. I suoi lavori includono musica elettronica, videoarte, graphic e sound design per installazioni e performances. Fauve! Genen a Rhino, duo di musica elettronica, sono la risposta italiana ad Autechre e Fuck Buttons. Eseguono l'intera la trilogia di Ep “Pòlemos” pubblicata dalla scozzese Bedevil di John Willis (Pumajaw / ex batterista dei Loop) nel circuito inglese e italiano. Eventi collaterali della serata, al Post Bar (via Catone, 25) con dj set di Robert Eno (Shirt Vs T-Shirt) e la partecipazione dell'artista Annagina Totaro (Bananità) e il Visual Set di UnVisual fra via Corfinio e via Flaiano.

PROGRAMMA 8 DICEMBRE 21.15 Orange (Via Nazario Sauro, 15), live dei Death by Pleasure (Italia), Disquieted by (Italia). Il sabato inizia con la coda del venerdì più rock oriented mentre si vira verso l'elettronica. Prima nuove dosi massicce di suono compatto con i Death by Pleasure: garage/lo-fi, attudine punk, reminescenze 60s e psichedelia shoegaze mescolati con sapienza. Un debutto assoluto, direttamente dalle montagne di Trento, per un sound che, al di là dei riferimenti di genere, trova una sua via del tutto personale. Alla chitarra Mirko Marconi dei Casa del Mirto. E ancora con i Disquieted by, attivi già dagli inizi del 2000. Il loro LP d'esordio è però del 2012. Performance mitiche, live al fulmicotone, in equilibrio tra hardcore anni '90 e territori vagamente blues e rock'n'roll. 22.30 Tipografia (Via Raiale, 169), live dei Kelpe (Inghilterra), Filastine (Usa/Indonesia), Gudrun Gut (Germania) e dj set di In Flagranti (Usa/Svizzera). La musica cambia e il radar è impostato per seguire le profondità dell’elettronica internazionale. Kel McKeown è Inglese, il suo nome d'arte è Kelpe. Con alla batteria Chris Walmsley (Psapp, Broadcast), miscelano Flying Lotus e Prefuse 73 con la loro Idm sporcata da hip hop, funk, beat anomali e tanti bassi. Losangelino di nascita ma apolide per vocazione, Filastine (ore 23:00) è un artista audiovisivo che vive a Barcellona, ed è accompagnato dalla bellissima voce dell'indonesiana Nova. Suoni contaminati composti da ritmi urbani, echi dub, orchestrazioni lo-fi, hip-hop di periferia e canti provenienti da svariate regioni del mondo. Con bassi potenti e ritmi incalzanti. La sua musica si potrebbe definire transnazionale, fa collidere le frequenze bassissime del dubstep con quelle altissime dei beat. Il nome di punta della serata (ore 00:00) è la tedesca Gudrun Gut, al secolo Gudrun Bredemann, uno degli storici pesi massimi dell’underground berlinese che si cela dietro le produzioni delle etichette Monika Enterprise e Moabit. Camaleontica, versatile e spregiudicata, compare sulla scena culturale dell’allora capitale divisa a fianco degli Einstürzende Neubauten, staccandosene quasi subito per inseguire il suo ideale artistico, fusione di spirito punk e femminismo. “Wildlife” è il suo ultimo album, uscito nel trecentesimo anniversario della nascita di Jean-Jacques Rousseau. Intende celebrare la natura selvaggia in tutte le sue forme, utilizzando un linguaggio dall’impalcatura beat-oriented lasciando spazio a strutture astratte e minimaliste che conservano l’umore rilassato e sensuale delle sue produzioni più lounge. Alle ore 01:30, in collaborazione con Slow Motion, si va dal live al dj set di In Flagranti, un caposaldo della scena dance elettronica della Grande Mela. Sin dagli esordi esplorano il background "Cosmic" in ogni possibile sfaccettatura. La loro attitudine "do it yourself" li porta ad esplorare le infinite possibilità di un'estetica del "copia e incolla", glamour e trash, elettro-disco di Giorgio Moroder e Patrick Cowley, il punkfunk di Liquid Liquid e A Certain Ratio. Le copertine dei loro dischi sono osannate dalla rivista Wired. 
Redazione Independent