Giallo all'IndieRocket Festival, rubata al Parco Di Cocco l'opera d'arte di Zino

L'edizione numero 13 dell'importante rassegna di musica indie si chiude con un bruttissimo episodio. Ma il bilancio resta più che positivo

Giallo all'IndieRocket Festival, rubata al Parco Di Cocco l'opera d'arte di Zino

INDIEROCKET FESTIVAL, RUBATA AL PARCO DI COCCO L'OPERA D'ARTE DI ZINO. L'edizione numero 13 dell'IndieRocket Festival si chiude, a Pescara, con un bilancio più che positivo, per i grandi nomi della musica indipendente arrivati in città e per il pubblico che ha riempito il parco ex caserma Di Cocco per tre sere. C'è, però, una nota negativa, legata al furto dell'opera d'arte realizzata dall'abruzzese Luigi Franchi, in arte Zino, e posizionata all'interno dell'area verde proprio in occasione del Festival, che si è svolto da venerdì a domenica, con oltre 50 tra band, solisti e dj da 5 continenti. Si tratta di una scultura a forma di fulmine, di colore giallo, alta tre metri, che due persone hanno scardinato e portato via ieri mentre gli operai si stavano occupando di smantellare il palco e le altre strutture che hanno ospitato la rassegna musicale. Dopo averla prelevata, danneggiandola, l'hanno sistemata su un'auto e sono fuggiti ma il caso ha voluto che, proprio mentre si allontanavano, sono stati visti da uno dei collaboratori del Festival: conoscendo bene l'opera di Zino, è stato impossibile non notare la "saetta" gialla sul tettuccio dell'auto, retta dai due occupanti, per cui ha scattato delle foto che questa mattina sono state consegnate ai carabinieri, allegate alla denuncia di furto. Il valore dell'opera (realizzata con polistirolo e circondata da palline colorate) si aggira sui 15mila euro e, come annunciato in conferenza stampa prima del Festival, sarebbe stata donata al Comune oppure venduta, per destinare il ricavato a un'associazione.

"Siamo dispiaciuti", dice Federica Angelosante, presidente dell'associazione Indierocket,  "Il Festival nasce con l'intenzione di avvicinare le persone alla cultura, in particolare quella musicale, e all'arte nel suo complesso. E' triste, quindi, che accadano episodi di questo genere, quando hai investito tempo e lavoro per realizzare un opera per uno scopo benefico".

Paolo Visci, direttore artistico del Festival, si dice "stupito" del furto, tanto più che "avevamo pensato di mettere all'asta l'opera per donare il ricavato. Non so se può definirsi una bravata, prosegue, ma comunque è un gesto di inciviltà". Resta, però, la grande soddisfazione per il Festival. "Siamo entusiasti, fa  notare Visci. Abbiamo registrato una grande presenza di pubblico, con persone di ogni età (da 20 a 50 anni) arrivate anche da altre regioni, e abbiamo offerto una scaletta davvero coraggiosa, con nomi nuovi e inusuali per il panorama locale". 

L'IndieRocket si chiude domani, mercoledì, a La Lampara (ore 22), dove si esibirà Hugo Race. Il musicista, australiano di nascita, ha iniziato la sua carriera con i Birthday Party per poi entrare a far parte dei Bad Seeds ed è stato fondatore dei True Spirits, oltre che collaboratore di Nick Cave, Mick Harvey, La Crus, Nikki Sudden, e tanti altri. Presenta il quarto lavoro, pubblicato insieme ai Fatalists (Antonio Gramentieri, Francesco Giampaoli e Diego Sapignoli dei Sacri Cuori) e realizzato con la partecipazione di Michelangelo Russo e della cantautrice australiana Julitha Ryan.

A conclusione del Festival, le associazioni IndieRocket e Pepe collettivo annunciano i vincitori del contest "Previsioni #irf2016". Ai partecipanti è stato chiesto di presentare un'opera in grado di investigare le relazioni che intercorrono tra musica, arte e innovazione, nelle accezioni più disparate. Per la GRAFICA ha vinto Ambra Rupilli; per la PITTURA Nate D’Avena; per l'ANIMAZIONE Marzio Santoro, per la SCRITTURA Antonio Succi.

Redazione Independent