Il ruggito del Partito della Provincia

Vi ricordate la feroce battaglia in difesa delle province? La Corte Corstituzionale ha risvegliato l'antico ardore

Il ruggito del Partito della Provincia

IL RITORNO DEL PARTITO DELLA PRPVINCIA. Come si può dimenticare l'incredibile spettacolo offerto dalla politica in difesa delle province abruzzesi, con tanto di marce su Roma, sciperi della fame e proclami di guerra in stile Comune parigina? All'epoca del Decreto 'Salva Italia' sulla Spending Review, ideato del "funebre" Governo Monti, sembrava quasi che dall'abolizione delle 85 province italiane - uno degli enti più inutili dell'arrchitettura amministrativa, tranne che per chi ci lavora - dipendeva addirittura il futuro del paese. Ma, poi, come spesso succede in Italia, gli interessi individuali sono prevalsi su quelli collettevi e dell'abolizione province italiane non se ne fece un bel nulla (esclusa la Sicilia, ma quella è una storia a Cinque Stelle). A mettere una pietra, quasi tombale ed a risvegliare antichi ardori, ci ha pensato anche la Corte Costituzionale che ha bocciato il progetto di riforma dichiarando "incostituzionale" lo strumento legislativo del decreto legge per l'abolizione delle province. Manco a dirlo tutti i presidenti delle province (Guerino Testa, Antonio, Valter Catarra e Enrico Di Giuseppantonio) hanno tirato un sospiro di sollievo insieme ai sindaci dei comuni capoluogo della Regione Abruzzo.

BRUCCHI: NON ABBASSARE LA GUARDIA. Il Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, esprime soddisfazione per la decisione con la quale la Corte Costituzionale sottolineando «il senso dell’alacre impegno col quale, alcuni mesi orsono Teramo si pose in prima fila, anche a livello nazionale, per scongiurare la realizzazione dell’ipotesi». Brucchi ricorda le diverse riunioni convocate con i sindaci del territorio teramano e con i portatori di interesse (aziende, enti, professionisti, associazioni) grazie alle quali si «trovarono una forte unità di intenti e una compattezza inusuale nell’obiettivo di evitare la scomparsa della provincia di Teramo». Infine un appello all'attuale governo Letta che avrebbe in animo di tornare a riproporre l’abolizione delle province. «Se abolizione dovrà esserci - conclude Brucchi - che venga fatta con criteri di assoluta parità tra tutte le province italiane, nel pieno rispetto dei territori, delle storie e delle popolazioni. Continuerò a vigilare affinché si tenga fede a questo ineluttabile principio».

Marco Beef