Il complicato puzzle delle diverse elezioni dell'anno prossimo

Il 2024 sarà ricordato come l'anno dei diversi stress test elettorali in Abruzzo. Ad aumentare l'interesse ad essere in competizione, i cospicui aumenti di indennità per tutti i politici eletti

Il complicato puzzle delle diverse elezioni dell'anno prossimo

Subito dopo le regionali del 25 febbraio in Sardegna, ci saranno il 10 marzo quelle in Abruzzo  con un testa a testa tra Marco Marsilio, il candidato meloniano del centro destra e Luciano D’Amico sostenuto dalla larga coalizione "Abruzzo Insieme", formata da centrosinistra, M5S, Italia Viva, Azione. Infatti in base all’ultimo sondaggio elettorale di Winpoll (Marsilio 50,8%, D’Amico 49,2%) la vittoria di Marsilio non è scontata come invece la propaganda della destra ha cercato di far credere. Le elezioni nella nostra Regione, a ridosso delle europee, rappresentano uno stress test il cui risultato potrebbe incrinare ulteriormente il già precario rapporto tra Fratelli D’Italia e la Lega di Salvini non precisamente idilliaco dopo gli ultimi scandali che hanno investito i due partiti (Pozzolo pistolero di FdI e Verdinigate degli appalti Anas). Sarà per questo che un fiume di soldi ultimamente si sta riversando in Abruzzo provenienti dalla Regione e dal Governo nella speranza che il responso delle urne rafforzi la coalizione del centro destra anche a livello nazionale in vista delle elezioni europee del giugno successivo a quelle regionali. I singoli candidati alle regionali in Abruzzo o alle amministrative a Pescara e a Montesilvano, vivono il clima  pre elettorale con una crescente tensione. Ma i politici nostrani sono in ansia si accapigliano, anche legittimamente, per la conquista una poltrona nelle tornate elettorali del 2024, al punto che il conflitto si accende oltre che tra esponenti appartenenti a coalizioni opposte, anche all’interno dei partiti con frequenti cambi di casacca. E come se non bastasse ad aumentare gli appetiti contribuiranno i cospicui aumenti delle indennità di funzione per gli eletti che, a partire dal 2024, finiranno nelle tasche di presidenti di regione e di provincia, sindaci, assessori e consiglieri. Per fare qualche esempio a noi vicino basti pensare che, in base alla legge di bilancio del 2022 del governo Draghi, Marco Marsilio il Presidente della regione Abruzzo avrà diritto a 13.800 Euro lordi, Carlo Masci il Sindaco di Pescara a 11.040 Euro (l’80% dell’indennità del Presidente di regione), Ottavio De Martinis il Sindaco di Montesilvano, in quanto anche Presidente della Provincia di Pescara  avrà diritto ad un compenso di 11.040 Euro parificato a quella del sindaco del capoluogo di provincia ed infine  Chiara Trulli la Sindaca di Spoltore Euro 3.140 (pari al 30% di quello del Presidente della regione).