Il Fatto Quotidiano su Bussi: "D'Alfonso conosceva il verdetto"

Nell'articolo del giornalista Antonio Massari altre rivelazioni clamorose sul verdetto di assoluzione. Intanto la procura di Campobasso ha aperto un fascicolo

Il Fatto Quotidiano su Bussi: "D'Alfonso conosceva il verdetto"

D'ALFONSO CONOSCEVA IL VERDETTO DI BUSSI? Su Il Fatto Quotidiano ancora rivelazioni clamorose sull'Abruzzo che, se confermate, spiegherebbero ai cittadini abruzzesi un mondo finora sconosciuto e forse soltanto ipotizzato: cioè quello del rapporto tra la giustizia ed il potere politico. Il giornalista Antonio Massari nell'articolo odierno dal titolo "D'Alfonso sapeva" ha riportato shoccanti dichiarazioni rivelate da fonti, che per il momento restano anonime, secondo le quali il governatore Luciano D'Alfonso avrebbe conosciuto l'esito della sentenza, quella che ha portato all'assoluzione i 19 imputati quasi tutti ex dirigenti della Montedison accusati dei reati di avvelenamento e disatro ambientale in Corte d'Assise a Chieti, prima della sua formulazione.

Insomma affermazioni pesantissime quelle riportate dal giornalista pugliese che renderebbe ancora più torbida questa vicenda perchè si dovrebbe a questo punto anche sapere (sempre se tutto ciò fosse ritenuto vero) chi avrebbe informato il politico abruzzese, perchè avrebbe dovuto ricevere queste informazioni prima dell'esito della sentenza ma soprattutto, la domanda che interessa tutti i cittadini abruzzesi, se si è trattato di un verdetto giusto, preso serenamente e senza condizionamenti esterni.

Va detto che D'Alfonso ha anche seguito in prima persona le fasi finali del processo celebrato a Chieti testimoniando la propria vicinanza all'Avvocatura dello Stato rappresentato dal legale Cristina Gerardis che oggi è direttore generale della Regione Abruzzo. Dunque non si può nemmeno escludere l'ipotesi che si sia trattato di voci che circolavano nell'aula della Corte d'Assise.

Intanto però si è mossa la procura di Campobasso che ha aperto un fascicolo per fare luce su questa storia che dal momento della sua scoperta, cioè da quando nel 2007 la Guardia Forestale rivelò all'Italia le tonnellate di veleni e rifiuti tossici sepolti nella terra di Bussi, sta facendo indignare tutto l'Abruzzo. 

Redazione Independent