Il Comune di Teramo verso il pre-dissesto finanziario come quello di Pescara

I 'grillini' teramani lanciano l'allarme: "La verità è venuta a galla nella seduta della Commissione Bilancio"

Il Comune di Teramo verso il pre-dissesto finanziario come quello di Pescara

IL COMUNE VERSO IL PRE DISSESTO FINANZIARIO COME QUELLO DI PESCARA. Il Comune di Teramo verso il pre-dissesto finanziario come quello di Pescara. A lanciare l'allarme di cui però si parlava già da tempo è il consigliere comunale Fabio Berardini del MoVimento 5 Stelle che ha partecipato alla seduta della Commissione Bilancio in cui è emersa un'amara verità. "La situazione di cassa del Comune è talmente drammatica che sia il Dirigente Finanziario che i Revisori dei Conti consigliano una procedura di riequilibrio finanziario (c.d. pre-dissesto) la quale potrebbe portare “solo benefici” (parole del Dirigente Finanziario) all’Ente comunale. Se non si seguirà questa strada, le future amministrazioni non saranno in grado di governare a causa del grosso debito lasciato da Brucchi e dai membri della maggioranza". Ma come mai siamo in questa situazione? Una interpretazione dello status quo la dà lo stesso Berardini il quale parla di responsabilità delle precedenti amministrazioni di centro-destra le quali avrebbero conservato in bilancio crediti spazzatura. "Tali crediti - sottolinea l'esponente del M5S -  con le ultime nome dettate dal Governo, sono emersi dal bilancio ed hanno creato un disavanzo di circa 27 milioni di euroDi questi 27 milioni, 10 sono stati spalmati nei prossimi 30 anni (indebitando le amministrazioni future), ed i restanti 17 devono essere riassorbiti entro la fine della consigliatura". E, poi: "La scelleratezza economica delle passate amministrazioni di centro destra ha provocato, quindi, un disastro finanziario che ha ingessato il bilancio e la spesa comunale, portando, ad oggi, a numerosi tagli e drastiche riduzioni". Insomma una situazione molto simile a quella capitata e deliberata quest'anno a Pescara col sindaco Marco Alessandrini il quale è stato costretto ad aumentare al massimo le aliquote fiscali ed a ridurre diversi servizi assistenziali per evitare il crack dell'Ente della città più grande d'Abruzzo.

Redazione Independent