Fumatori incivili insozzano l'area protetta (?) Parco Marino del Cerrano

Abbiamo trascorso la domenica nella bellissima oasi a sud di Pineto ma la spiaggia era pieno di cicche di sigaretta gettate nella sabbia

Fumatori incivili insozzano l'area protetta (?) Parco Marino del Cerrano

FUMATORI INCIVILI INSOZZANO L'AREA MARINA DEL CERRANO. L'oasi naturalistica protetta (?) del Parco Marino del Cerrano, nel tratto al cofine tra Silvi e Pineto, quello a nord della splendida torre che si affaccia su quello che fu un tempo il porto romano di Hatria, è frequentato da fumatori incivili e sporcaccioni.

A dirlo siamo noi della redazione di AbruzzoIndependent.it che abbiamo potuto constatare coi nostri occhi l'infimo livello del balneatore abruzzese, e non, che in barba al rispetto delle piu' elementari norme di civiltà e del rispetto della natura gettava, senza il minimo imbarazzo, mozziconi di sigaretta nella stupenda sabbia bianca dove nidifica l'uccello fratino e dove le tartarughe vengono a deporre le uova.

Queste scene orribili, che ci auguriamo a breve vengano sanzionate con pene severissime da chi di dovere, dato che l'area è sottoposta a rigorose norme di tutela ambientale, non devono assolutamente accadere: perchè, oltre alle ovvie ragioni che tutti noi conosciamo, procurano un'immagine della nostra terra a chi la viene a visitare assolutamente pessima.

Bisogna essere duri contro chi sporca la natura esattamente come lo dobbiamo verso coloro che inquinano il nostro mare o non vigilano sul rispetto delle norme a tutela dell'ambiente. Le sigarette non nuociono soltanto alla salute dell'uomo ma anche a quella della natura. Quelle col filtro poi, in virtu della chimica di cui sono composte, si smaltiscono con molto piu' tempo rispetto a quelle senza e che impiegano 6/12 mesi per dissolversi. Per distruggerle la Natura impieghera' dai 5 ai 12 anni, un tempo ingobile se si considera l'idiozia del gesto ed il costo ambientale procurato dal fumatore zozzone.

Difendiamo la bellezza dell'Area Marina del Cerrano da questa gente, adesso!

Foto: Alessandro Cantagallo

Redazione Independent