Silvi rivuole la Torre del Cerrano: “Ridatecela, é nostra!”

Un’iniziativa nata sui social rivendica per Silvi l’area dell’antica costruzione sul mare dal comune di Pineto

Silvi rivuole la Torre del Cerrano: “Ridatecela, é nostra!”

Un’iniziativa nata sui social rivendica per la città di Silvi l’area della Torre di Cerrano del comune di Pineto. “Le fonti storiche, come anche i racconti degli anziani, accertano che in passato quell’area era di Silvi”, scrivono gli organizzatori dell’iniziativa ‘Ridateci la Torre del Cerrano’. “Un’indagine storica e politica per capire come fu definita la confinazione tra i due comuni. Fatte anche le dovute richieste ai comuni competenti e all’Archivio di Stato”, proseguono nella nota inviata alla stampa.

Ovviamente si è scatenata una feroce polemica su facebook ma le adesioni sono state centinaia in pochi giorni ed è stata inevitabile la piega che ha preso il dibattito tra sfottò, ricerche e documentazioni storiche, ricordi antichi e vecchie recriminazioni tra silvaroli e pinetesi.

“Abbiamo creato un gruppo di satira politica “Sacri Santini Silvaroli – affermano gli amministratori del gruppo facebook – che sta avendo un buon successo trasversale, piacciamo alla destra quanto alla sinistra. A suon di meme prendiamo di mira tutti i personaggi politici locali e qualche volta affrontiamo una questione in maniera più o meno seria, come questa. Riprendersi la Torre, cioè affermare che l’intera area dove essa ricade, nel confine tra Pineto e Silvi, apparteneva un tempo alla nostra città, deve intendersi una battaglia storico e conoscitiva. Siamo certi che quella zona è stata di Silvi, abbiamo e stiamo producendo materiale storico e informativo che sta facendo scoprire o riscoprire fatti o dettagli dimenticati o sconosciuti. Stiamo coinvolgendo appassionati storici e archivisti, i relativi archivi storici comunali ma anche gli uffici tecnici. I riscontri sono più che positivi. Il nostro scopo è quello di capire come furono definiti i confini tra i due comuni. Crediamo il tutto si sia verificato intorno agli anni 1910/1930 ma siamo ancora in attesa di trovare i documenti ufficiali definitivi”.

“Per esempio - aggiungono -, contrariamente, per la confinazione tra comune di Pineto e quello di Atri dovette intervenire in maniera chiara la Legge 1703 del 22/12/1932 che stabilì l’ampliamento fino a Scerne nonostante l’opposizione del comune di Atri e notevoli polemiche. Per Silvi bisogna ancora chiarire quale fu l’intervento legislativo e tutto l’excursus amministrativo. Quindi - precisano - nessuna pretesa campanilistica ma solo una sana voglia di conoscere la storia. Se, poi, potrà nascere qualche fondata pretesa di riavere quel territorio sicuramente saranno coinvolti istituzioni e politica per procedere ad una eventuale (per quanto clamorosa) riammissione di quei terreni nella città di Silvi”.

Il gruppo promotore assicura: “Abbiamo un grandissimo rispetto per i vicini pinetesi e per l’AMP Torre di Cerrano che per Silvi è e sarà un vanto e un volano turistico. Non ci interessano le beghe partitiche e di parte perché la nostra è una questione storica. Sappiamo che l’antica e prestigiosa Atri era il principale “feudo” possidente di tutta l’area del Cerrano. Ma vogliamo capire come la storia più prossima abbia definito le sorti di quel confine. Coinvolgeremo politica ma non solo, daremo voce soprattutto ai cittadini e istituzioni che vogliono riscontrare i fatti in maniera inequivocabile. Poi sarà quel che sarà. Magari se riusciremo a mutare la storia, vuol dire che cambieremo anche la geografia!”.