Film Commission: Provvidenze per tutti i settori (tranne l'editoria)

L'Abruzzo Film Commiission è in rampa di lancio e sarà istituita con un'apposita norma che prevederà anche provvidenze regionali per l'audiovisivo

Film Commission: Provvidenze per tutti i settori (tranne l'editoria)

ABRUZZO FILM COMMISSION SULLA RAMPA DI LANCIO. L'Abruzzo Film Commission è in rampa di lancio e sarà istituita con un'apposita norma che prevederà anche provvidenze regionali per l'audiovisivo. La conferma è è arrivata, questa mattina, a Pescara, da Giancarlo Zappacosta, Capo Dipartimento dei settori Trasporti, Mobilità, Turismo e Cultura della Regione, in occasione della conferenza stampa di presentazione del IV Meeting Internazionale dei giovani produttori indipendenti che parte questo pomeriggio all'Aurum di Pescara e terminerà domenica 15. "Stiamo lavorando da tempo, su input del presidente D'Alfonso, alla costruzione di una legge istitutiva dell'Abruzzo Film Commission - ha dichiarato Zappacosta - grazie anche al contributo autorevole di Alberto Versace, padre di quasi tutte le Film Commission regionali e direttore generale del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e progetti speciali presso Palazzo Chigi. A tal proposito, - ha sottolineato Zappacosta - per fare in modo che l'Abruzzo diventi un vero e proprio punto di riferimento per la cinematografia e sfrtutti anche la vicinanza con la capitale, occorrerà superare i personalismi del passato che, per esempio, hanno permesso che la Film Commissione nata nel 2000 venisse poi inglobata in una struttura che non ha voluto espandersi e che, di fatto, è rimasta ai margini del movimento legato alle produioni audiovisive". Zappacosta ha anche aggiunto che "la nuova Abruzzo Film Commission dovrà essere supportata da un'adeguata norma finzanziaria che preveda lo stanziamento di almeno qualche centinaio di migliaia di euro". Inizialmente, si partirà con una struttura completamente pubblica. Successivamente, una volta perfezionato un apposito Accordo di Programma con il Ministero dei Beni Culturali (MIBAC), si creeranno le premesse per la nascita di una Fondazione che potrà aprire le porte ai privati. Intanto, attori del calibro di Dustin Hoffman e Robert De Niro saranno tra i pricipali interpreti del fim "One more time", del regista Paul Servino, che sarà girato, a partire dal prossimo mese di ottobre, a Sulmona, in parte sulla costa e sui Monti della Laga. Non è la prima volta che il territorio abruzzese diventa set cinematografico per ospitare grandi produzioni internazionali come nel caso di "The American" con George Clooney o del più datato "Lady Hawke". Tuttavia, proprio al fine di evitare che tali presenze rimangano sporadiche, è necessario che la Regione promuova la nascita di un organismo amministrativo indipendente che rappresenti un riferimento costante per le produzioni nazionali e internazionali, gli investitori, gli autori, gli operatori professionali e le istituzioni del cinema e dell'audiovisivo. Concetto ribadito a chiare lettere anche da Martha Capello, presidente dell'AGPCI (Associazione Giovani Produttori Cinematografici), dal vice presidente della stessa associazione, Michele Fasano, e dalla produttrice Marina Marzotto. "L'Abruzzo può vantare scenari da favola e una felice collocazione logistica - ha sottolineato Matha Capello - ma queste condizioni favorevoli, da sole, non bastano a stimolare attrattività per il cinema. Le Istituzioni devono comprendere appieno - ha concluso - che le produzioni cinematrografiche possono generare un indotto notevole ed un ritorno di immagine di grande rilevanza". Nelle quattro giornate di lavori del meeting, organizzato da Meet Abruzzo, saranno quasi 200 i produttori cinematografici presenti, di cui circa una trentina provenienti dagli Stati Uniti. Tra le attività previste anche un tour nel cuore dell'Abruzzo per far conoscere le location più suggestive del territorio abruzzese.

LE PROMESSE DIMENTICATE: LA LEGGE REGIONALE SULL'EDITORIA. Tutto bellissimo e giusto. Il cinema è un'arte che va incoraggiata e sostenuta, di questo ne siamo assolutamente convinti. Esattamente come aspettiamo la famosa Legge Regionale per l'Editoria che è stata promessa dei vertici della Regione Abruzzo: a che punto si trova? Fa davvero comodo avere una stampa libera e indipendente nella nostra regione, si o no? Alle parole dovrebbero seguire i fatti che, al momento, si traducono solo in fuffa.