Emergenza Xylella, la Forestale in campo contro il batterio killer

Purtroppo si sta facendo ricorso a trattamenti fitosanitari chimici sempre più impattanti. In Abruzzo è a disposizione una task force

Emergenza Xylella, la Forestale in campo contro il batterio killer

EMERGENZA XYLELLA: CORPO FORESTALE IN CAMPO CONTRO DIFFUSIONE DEL BATTERIO. Mentre c'è ancora molta incertezza sul fronte normativo, la Forestale ha ritenuto opportuno restare in campo contro la diffusione della Xylella fastidiosa per promuovere l'approccio colturale al problema, restando accanto ai coltivatori diffondendo e consolidando la cultura delle buone pratiche agricole negli oliveti pugliesi. C'è infatti un'azione di contrasto della diffusione della Xylella oltre i confini salentini - in Abruzzo l'assessorato alle Politiche Agricole ha messo a disposizione un team - che ha trovato ampia e condivisa applicazione e che può contribuire a contenere il ricorso a trattamenti fitosanitari chimici più impattanti: la lavorazione dei terreni. Su questa misura si sono concentrati fin dal mese di marzo i controlli degli uomini del Corpo forestale dello Stato operanti nel territorio regionale, ai quali dalla scorsa settimana si è aggiunto un contingente di circa 30 unità provenienti da altre regioni. Il tutto con lo scopo di verificare la corretta applicazione delle disposizioni vigenti, in attesa che venga attuata la nuova decisione dell’Unione Europea. Si evidenzia che solo negli ultimi 5 giorni sono stati controllati circa 1.000 ettari afferenti ai 27 focolai infetti e circa il 90% dei terreni è risultato essere stato sottoposto alle previste arature. Un'azione di prossimità, quella del Corpo forestale dello Stato, tipica di una forza di polizia che ha nel suo consolidato patrimonio professionale anche un approccio da polizia rurale particolarmente adatto a mediare il difficile rapporto tra istituzioni e territorio. Inoltre, è stata attivata un’apposita base logistica presso la struttura del Corpo forestale dello Stato sita nella Masseria Galeone, attraverso la quale quotidianamente vengono coordinate 15 pattuglie composte da 3 unità ciascuna, che hanno perlustrato e percorso gli oliveti del Salento, con particolare riferimento alla fascia dei comuni posti sul confine nord della provincia di Lecce, sanzionando, ove necessario, i proprietari che non hanno svolto le ordinarie pratiche colturali, favorendo così la diffusione della cicalina che è il vettore della Xylella e della altre fasce di argine alla diffusione nel tarantino e nel brindisino. Un’azione di grande responsabilità dunque quella messa in campo dal Corpo forestale dello Stato sia per il suo coinvolgimento diretto nella questione a livello istituzionale quale struttura operante all’interno del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e quale struttura di appartenenza del Commissario delegato Silletti che, pur operando nell’ambito del quadro emergenziale varato dal Dipartimento della Protezione Civile, ha nel Corpo forestale dello Stato un certo e continuo riferimento.

Redazione Independent