Elezioni "bollenti" in Abruzzo. D'Alfonso pronto a chiedere i danni

Replica del candidato "forte" del centrosinistra a Il Fatto Quotidiano: «Lettura pornografica degli atti processuali»

Elezioni "bollenti" in Abruzzo. D'Alfonso pronto a chiedere i danni

Ci ha colpiti. Non l'avevamo mai sentito così inferocito. Evidentemente Luciano D., alias "Il Faraone", strappato dal processo "Housework" ad una carriera politica fulminate - chi scrive scommetteva che al posto di Matteo Renzi da Firenze ci sarebbe stato il 48enne bilaureato lettomanoppellese - ha mostrato il volto "feroce" di chi è pronto a difendere la sua "missione" contro tutto e tutti, comprese le correnti "ostili" all'interno del Partito Democratico.

Questa mattina, in conferenza stampa, D'Alfonso ha interrotto il suo tour con camion-palco "Regione" per rispondere all'articolo de Il Fatto Quotidiano "Abruzzo, la vita a scrocco (e cash) del candidato Pd" e per avvertire coloro che si azzarderanno ad "alzare le orecchie" azioni legali senza passare per il sottile. «Non accetterò lesioni della mia immagine e della mia onorabilità. L'articolo apparso ieri è una lettura pornografica di atti processuali. C'è solo un punto di vista. Coi risarcimenti danni darò vita ad opere pubbliche». Il riferimento, naturalmente, va alle accuse mosse dal pm Gennaro Varone che lo arrestò il 15 dicembre 2008 nell'ambito dell'inchiesta Housework. «Ho già dato mandato al noto avvocato Briolini di valutare la possibilità di chiedere un risarcimento danni - ha precisato D'Alfonso ed ha poi aggiunto - sono stato vittima di una vera e propria violenza perchè sono stato cacciato da palazzo di città dove sono stato democraticamente eletto con il massimo consenso e anche di questo, in futuro, chiederò conto»

Insomma, la campagna elettorale delle prossime elezioni per eleggere il governatore d'Abruzzo si annuncia "bollente", non solo per i protagonisti ma anche per chi scrive.

Redazione Independent