E' nata Tele Zagat

Da Striscia a Le Iene, Alessandrini sta collezionando una serie di figure non proprio edificanti. Lui però non si scompone e, soprattutto, non scappa

E' nata Tele Zagat

E' NATA UNA STELLA. Forse in pochi se ne sono accorti, ma a Pescara è di fatto nata una nuova emittente tv: Tele Zagat. Dicendo questo, non intendiamo riferirci a una televisione autoreferenziale interamente dedicata al sindaco Marco Alessandrini, o peggio ancora di proprietà del medesimo, ma a una serie di figure che il primo cittadino del capoluogo adriatico sta collezionando, suo malgrado, su scala nazionale.

DA STRISCIA A LE IENE. Negli ultimi tempi, infatti, il nostro avvocato preferito è finito prima su Canale 5, in prima serata, perchè intervistato da Moreno Morello per Striscia la Notizia in riferimento al degrado del mercatino multietnico (del falso) sull'area di risulta, e ben presto lo rivedremo su Italia 1, sempre in prima serata, nel corso della nuova edizione de "Le Iene".

LA VISITA DI VIVIANI. Sì, perchè ieri Zagat è stato intercettato a Palazzo di Città dall'inviato Matteo Viviani, tornato in zona per occuparsi nuovamente della vicenda della multa al questore Passamonti dopo le ultime notizie di cronaca, che vedono oggetto di procedimento disciplinare i 4 vigili urbani rei di aver parlato con Viviani in occasione del primo servizio sul caso Volpe. I quattro agenti, lo ricordiamo, avevano aiutato Le Iene a ricostruire l’accaduto in una precedente puntata della trasmissione satirica.

IL SAVOIR FAIRE DI ZAGAT. Ebbene, Zagat, in tutto questo, ha un indubbio pregio: riesce a mantenere sempre una calma e un savoir faire che forse neanche il suo predecessore Luigi Albore Mascia sarebbe stato in grado di sfoderare. Invece Alessandrini, con un'invidiabile nonchalance, ogni volta si accomoda sul divanetto e risponde, senza scomporsi, a tutte le domande che gli vengono poste. Nell'ultimo caso, il sindaco - chapeau - ha semplicemente spiegato a Viviani di aver richiesto al Comandante Maggitti una relazione dettagliata sull’accaduto. A questo punto noi, abbandonando il francese e tornando al nostro caro dialetto, concludiamo esclamando che pure per fare queste cose "ci vo' lu fisiche!".

Federico Di Sante