Delitto Rea. Le motivazione del verdetto d'appello

L'ex caporalmaggiore condannato a 30 anni per l'omicidio della moglie. Il tribunale dell'Aquila: «Gravi indizi»

Delitto Rea. Le motivazione del verdetto d'appello

LE MOTIVAZIONI DELLA CONDANNA A 30 ANNI PER L'OMICIDIO DI MELANIA REA. In primo grado il giudice del Tribunale di Teramo gli aveva dato l'ergastolo, la Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila, invece, lo scorso 1 ottobre, gli aveva ridotto la condanna a 30 anni di carcere.

Oggi sono state rese pubbliche le motivazioni (un faldone di 148 pagine) che hanno portato alla condanna, in secondo grado, per Salvatore Parolisi responsabile dell'omicidio della moglie Melania Rea, uccisa con 35 coltellate nel bosco di Ripa di Civitella.

«Gravi sono gli indizi consistenti, cioè resistenti alle obiezioni, e quindi attendibili e convincenti». Questo uno dei passaggi chiave del dispositivo.

L'avvocato Valter Biscotti, uno dei due difensori di Salvatore Parolisi, ha annunciato il Ricorso in Cassazione nel termine previsto dalla presentazione delle motivazioni della sentenza di secondo grado.

Redazione Independent