Dea troppo superiore al Delfino. Ma il modello da seguire è quello dell'Atalanta

Papu Gomez & compagni rifilano 3 reti al Pescara di Zeman. Per assurdo la matematica ancora non ci condanna: -10 dall'Empoli

Dea troppo superiore al Delfino. Ma il modello da seguire è quello dell'Atalanta

ATALANTA TROPPO SUPERIORE AL DELFINO. MA IL MODELLO DA SEGUIRE E' QUELLO DELLA DEA. Non ci sono buone notizie per il Delfino Pescara 1936 reduce dall'ennesima inoppugnabile sconfitta contro una "Dea" Atalanta Bergamasca Calcio fortissima, che sogna l'Europa ed è guidata da uno strepitoso Alejandro "Papu" Gomez. Allo Stadio 'Azzurri d'Italia' è andato in scena il solito copione che, purtroppo, conosciamo fin troppo bene, per la precisione dal terzo mese di questo stagione calcistica 2016/17: stessi errori, stessi gol, stessa inefficacia tecnico-tattica della rosa dei Delfini, adesso allenati da tecnico che di calcio ci capisce veramente, Zdenek Zeman, ma che non è attrezzata per affrontare questo campionato di Serie A. E, infatti, è ancora meritatamente all'ultimo posto ma la matematica, per una curiosa consequesezialità di eventi, non ci ha ancora definitivamente condannato alla Serie B: siamo ancora incredibilmente a meno dieci dall'Empoli. Il "miracolo" della salvezza, siamo realisti, è francamente impossibile per quanto visto, ancora una volta oggi, sul prato verde. Perciò quello che ci sentiamo di ricordare, anche se è abbastanza un'ovvietà, è che il 'Modello Atalanta' è l'esempio che la nostra società biancazzurra deve per forza inseguire nel prossimo futuro. Dai pulcini fino alla prima squadra tutte le categorie devono giocare con la stessa impostazione tattica della prima squadra, magari scegliendo la vita tattica del 4-3-3 invocata dal tecnico Boemo o dagli allenatori che verranno indicati nel futuro. Pensiamo, tanto per fare l'esempio deo bergamaschi, ai vari Gagliardini (30 milioni di euro), Petagna (7/10 milioni), Caldara (15/18), Kessié (15) e Conti (5): sono un patrimonio economico creato dal vivaio del club nerazzurro che consentirà alla società bergamasca di investire ancora nei giovani e nel futuro del club. Il centro sportivo di Atalanta B.C. di Zingonia è un'eccellenza del calcio italiano, un posto con decine di campi in erba sintetica, tribune coperte che permettono di assistere agli allenamenti della prima squadra, al lavoro settimanale e alle partite di campionato delle squadre giovanili sempre comodamente seduti e al riparo dalla pioggia. Nel progetto dell'Atalanta sono previsti anche interventi strutturali, per rendere sempre più accogliente e funzionale la casa della squadra e del settore giovanile. "Com'è naturale - scrivono loro sul loro sito - per una Società abituata a guardare avanti". 

TABELLINO ATALANTA-PESCARA 3-0 — (primo tempo 1-0)

MARCATORI — Al 13’ p.t. Gomez (A), al 24 s.t. Grassi (A), al 48’ s.t. Gomez (A)

ATALANTA (3-4-1-2) — Gollini, Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante (dal 18’ s.t. Kessié), Freuler, Spinazzola; Grassi (dal 40’ s.t. Migliaccio), Petagna (dal 18’ s.t. Paloschi), Papu Gomez. (Berisha, Bastoni, Melegoni, Raimondi, Mounier, D’Alessandro, Pesic, Rossi, Zukanovic). All. Gasperini.

PESCARA (4-3-3) — Bizzarri, Crescenzi (dal 35’ s.t. Bahebeck), Bovo, Coda, Biraghi; Verre (dal 25’ s.t. Coulibaly), Muntari, Memushaj (dal 35’ s.t. Kastanos); Zampano, Cerri, Benali . (Fornasier, Campagnaro, Muric, Mitrita, Milicevic, Brugman, Fiorillo, , Cuba). All. Zeman.
ARBITRO — Fabbri.
NOTE — Ammoniti Muntari (P), Masiello (A), Verre (P), Hateboer (A)
Romanzo