Da oggi parcheggiare l’auto a Pescara costerà di più

Sono scattati gli aumenti fino al 60% per la sosta sulle strisce blu e sono state milite le aree a pagamento in tutta la città. Tutti i particolari nell’articolo

Da oggi parcheggiare l’auto a Pescara costerà di più

Dal questa mattina, 1° dicembre 2025, a Pescara sono entrate in vigore nuove tariffe per la sosta nei parcheggi a pagamento, con aumenti fino al 60% rispetto ai costi precedenti. La riorganizzazione prevede anche l’ampliamento delle aree soggette a pagamento, mirata a favorire la rotazione degli stalli e l’uso del trasporto pubblico.


Aree interessate e nuove tariffe giornaliere

Le nuove aree a pagamento includono Viale della Riviera, il Lungomare Matteotti, Via Enzo Ferrari e la nuova area su Via Rigopiano. In zone ad alta frequentazione come Via Michelangelo, Corso Vittorio Emanuele e l’area di risulta, la sosta giornaliera passerà a 4 euro al giorno. Nelle aree del Tribunale, Via Plauto e Piazza Mancini, il costo sarà di 2,50 euro al giorno. Sul Lungomare Matteotti è prevista anche una sosta breve di 30 minuti a 50 centesimi. La sosta serale, dalle 21 in poi, costerà 3 euro nelle serate di venerdì e sabato in alcune zone specifiche.

Abbonamenti e agevolazioni

Gli abbonamenti mensili per le singole aree più frequentate aumentano da 38 a 45 euro, mentre l’abbonamento annuale per i residenti raggiunge i 360 euro. È prevista una riduzione del 50% sugli abbonamenti per veicoli elettrici. Inoltre, sarà disponibile un abbonamento mensile dedicato agli studenti al costo di 15 euro per la zona vicina all’università lungo il “corridoio verde” che collega l’ateneo al tribunale.

Reazioni e contesto

Questa decisione presa dalla Giunta di centrodestra a guida Carlo Masci ha suscitato aspre critiche, soprattutto da parte del Partito Democratico, che parla di un impatto pesante per i cittadini con l’aumento quasi raddoppiato dei costi in alcune aree come l’area di risulta. Queste modifiche hanno l’obiettivo anche di spingere verso una mobilità sostenibile e un uso maggiore del trasporto pubblico, includendo la filovia come alternativa alla sosta privata, la risposta della maggioranza che governa il capoluogo adriatico.