“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Caos parcheggi, la città è in rivolta
L'aumento delle tariffe scatta dal primo dicembre ma non si placano le polemiche nonostante l'estensione del biglietto unico
Una città che si tinge sempre più di blu e che vede lievitare i costi della sosta proprio alle porte del Natale. È questa la realtà che i pescaresi dovranno affrontare dal primo dicembre, quando entrerà in vigore la riorganizzazione del sistema dei parcheggi voluta dalla giunta Masci. Una delibera che ha scatenato immediate polemiche e che promette di accendere il dibattito politico nelle prossime settimane.
I numeri parlano chiaro e fanno male al portafoglio: nell'area di risulta, quella più utilizzata dai pendolari e dai lavoratori, la tariffa giornaliera schizza da 2,50 a 4 euro, con un aumento del 60%. Non va meglio per chi parcheggia di notte: si passa da 2 a 3 euro. Anche il neo-inaugurato Corridoio Verde dietro l'università subisce un rincaro, passando da 1,50 a 2,50 euro al giorno.
Ma la rivoluzione non si ferma qui. Le strisce blu invadono nuove zone della città: il lungomare diventa a pagamento anche d'inverno, da via Muzii a piazza Primo Maggio e lungo il lungomare Matteotti fino alla Madonnina del Porto. Si aggiungono all'elenco via Enzo Ferrari lato monte, l'ultimo tratto tra via Aremogna e via Rigopiano, e la nuova area di sosta di via Rigopiano.
Il paradosso è evidente: proprio mentre l'area di risulta è ridotta ai minimi termini - con soli 1.414 stalli disponibili rispetto agli oltre 2.400 precedenti ai lavori - il Comune decide di aumentare significativamente le tariffe. Una scelta che il PD definisce senza mezzi termini "speculazione", accusando l'amministrazione di "sfruttare la scarsità di offerta".
Gli abbonamenti mensili per i non residenti passano da 54 a 60 euro (+10%), mentre per le singole aree come via Michelangelo e corso Vittorio Emanuele si arriva a 45 euro mensili, con un aumento di 7 euro rispetto ai precedenti 38.
Per i cittadini pescaresi, l'amministrazione ha previsto un abbonamento annuale a 360 euro, pari a un euro al giorno, valido su tutte le strisce blu della città. I non residenti dovranno invece sborsare 60 euro al mese. Tariffe agevolate da 15 euro mensili sono riservate ai residenti di alcune zone specifiche e agli studenti universitari per il Corridoio Verde.
Un elemento particolarmente controverso riguarda l'assenza di posti riservati: l'abbonamento non prevede alcun posto riservato.
Il sindaco Carlo Masci e l'assessore alla mobilità Adelchi Sulpizio difendono strenuamente la riorganizzazione, definendola necessaria per "promuovere la tendenza a un trasporto sempre più sostenibile" e "garantire la rotazione degli stalli".
"I pescaresi possono parcheggiare, con l'abbonamento, a un euro al giorno sulle strisce blu mentre i non pescaresi a 2 euro al giorno, e queste sono cifre convenienti e tra le più basse d'Italia", ribattono agli attacchi dell'opposizione.
L'assessore Sulpizio punta il dito sulla necessità di incentivare l'uso della filovia: "Questo mezzo è comodissimo per l'utenza e riduce il numero di auto che entrano a Pescara, non genera traffico e non inquina. Non vogliamo far passare il concetto che parcheggiare sia più conveniente che spostarsi con la filovia o con i mezzi pubblici".
Alcuni posti a pagamento, sostiene l'amministrazione, "ci sono stati chiesti dai residenti, per favorire il ricambio e consentire la sosta agli stessi residenti che spesso incontrano difficoltà trovando gli stalli con strisce bianche occupati anche per mesi dalle stesse auto".
Ma quanto conviene realmente utilizzare i mezzi pubblici? La filovia "La Verde", entrata in servizio a settembre dopo trent'anni di attesa, offre collegamenti ogni 10 minuti tra Pescara e Montesilvano al costo di 1,50 euro per 90 minuti di viaggio. Un'alternativa che, per chi viaggia da solo, risulta effettivamente più economica dei 4 euro richiesti per il parcheggio giornaliero nell'area di risulta.
Il discorso cambia radicalmente per le famiglie. Una famiglia di quattro persone spenderebbe 6 euro per il solo viaggio di andata e altrettanti per il ritorno, per un totale di 12 euro al giorno. Anche per un nucleo di tre persone, la spesa giornaliera arriverebbe a 9 euro tra andata e ritorno. In questi casi, paradossalmente, il parcheggio a 4 euro risulta decisamente più conveniente, vanificando di fatto l'obiettivo dichiarato di incentivare l'uso dei mezzi pubblici per i nuclei familiari.
Per quanto riguarda gli under 18, il sistema tariffario TUA prevede abbonamenti studenti a tariffa agevolata. L'abbonamento annuale studenti, valido dal 1° settembre al 30 giugno, costa come 8 mensilità ma permette di viaggiare per 10 mesi, compresi i festivi. Inoltre, per gli studenti residenti in aree svantaggiate o comuni con meno di 5.000 abitanti, è previsto uno sconto del 10% sugli abbonamenti.
Per le famiglie con reddito ISEE inferiore a 10.000 euro sono disponibili abbonamenti mensili a tariffa ulteriormente agevolata, mentre gli studenti universitari possono beneficiare di un abbonamento mensile a soli 15 euro per il Corridoio Veede
Il Partito Democratico ha fortemente criticato l'iniziativa.
"Questo è un grande regalo ai centri commerciali perché andiamo verso il Natale e invece Pescara si prepara a una vera e propria ondata di aumenti per i parcheggi, decisi senza dire niente alla città e senza alcun confronto con nessun pescarese", tuona Giampietro, promettendo battaglia in consiglio comunale per fermare quello che definisce "il black friday arrivato in anticipo, ma invece degli sconti, c'è la stangata".
Mentre l'amministrazione sostiene che la riorganizzazione sia necessaria per ridurre il traffico e l'inquinamento, favorendo una mobilità più sostenibile, cittadini e commercianti temono gli effetti negativi sul commercio del centro, già provato dalla concorrenza dei centri commerciali e dalla crisi economica.
D'altra parte, che il costo del trasporto pubblico sia "impegnativo" riceve una diretta conferma dalla estensione ai pendolari dell’area Metropolitana, che sceglieranno il mezzo di trasporto pubblico in alternativa alla vettura privata per gli spostamenti casa-lavoro delle agevolazioni del Biglietto Unico istituito dalla Regione Abruzzo, senza alcun limite anagrafico o di altro genere.
La data del primo dicembre si avvicina e con essa l'entrata in vigore delle nuove tariffe. Pescara si prepara a cambiare volto, tingendosi sempre più di blu. Resta da vedere se i pescaresi accetteranno questa trasformazione o se la rivolta annunciata dalle opposizioni troverà eco nelle piazze e nelle urne.




