“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Crac assicurativi Novis e FWU Life: risparmiatori abruzzesi nel limbo
Circa 130 mila polizze coinvolte e famiglie senza risposte: serve un intervento politico e istituzionale
Due crolli societari scuotono il settore assicurativo europeo e, soprattutto, mettono a dura prova la fiducia di decine di migliaia di risparmiatori italiani. E' la vicenda della compagnia slovacca Novis Insurance Company e della lussemburghese FWU Life Insurance Lux SA, due operatori esteri che hanno venduto in Italia, tramite broker e consulenti, un volume importante di polizze vita: rispettivamente 20 mila per Novis e 100 mila per FWU.
Diversi casi sono emersi anche in Abruzzo, dove numerosi risparmiatori si sono ritrovati coinvolti, spesso inconsapevoli dei rischi legati a prodotti venduti come sicuri strumenti di risparmio a lungo termine.
Le due realta', oggi, sono accomunate da una profonda crisi e da procedimenti che ne mettono in discussione la continuità. Per Novis, infatti, da oltre un anno e mezzo e' stata revocata l'autorizzazione all'esercizio assicurativo da parte delle autorità slovacche e pende una richiesta di liquidazione presso il Tribunale di Bratislava. Per quanto riguarda FWU Life, da luglio 2024 la Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) del Lussemburgo ha imposto il congelamento dei riscatti sulle polizze, chiedendone contestualmente lo scioglimento e la liquidazione giudiziale. Anche se con un certo ritardo rispetto alle tempistiche inizialmente previste, in questi giorni stanno finalmente arrivando agli oltre 100 mila clienti italiani coinvolti nel crac della compagnia assicurativa lussemburghese FWU Life Insurance Lux le comunicazioni per la presentazione delle domande di ammissione al passivo. Il valore complessivo delle polizze in questione si aggira intorno ai 300 milioni di euro.
Il dramma delle famiglie italiane
Ad essere colpiti in modo diretto sono i risparmiatori italiani, molti dei quali avevano destinato i propri risparmi a queste polizze, considerandole soluzioni di investimento sicure. Oggi, si trovano a fronteggiare una totale incertezza sul futuro delle proprie somme e “ fatto ancora più grave “ senza canali chiari di comunicazione o di supporto da parte delle istituzioni.
L'IVASS, l'Autorità di Vigilanza italiana sul settore assicurativo, si è limitata finora a riportare gli aggiornamenti ricevuti dalle controparti estere, ricordando agli assicurati la possibilità di interrompere i versamenti. Ma per molti cittadini e' una magra consolazione: nessuna indicazione concreta sui tempi, sulle modalità di rimborso, ne sull'eventualità di azioni collettive o interventi di tutela strutturati.
Consumatori: "Serve un intervento del Governo"
A farsi portavoce delle istanze dei risparmiatori é l'abruzzese Massimo Bomba, Vice Presidente Nazionale dell'Associazione Dalla Parte del Consumatore, che sollecita un'azione decisa da parte dell'esecutivo italiano. E' necessario attivare un dialogo diplomatico con le à slovacche “ dichiara Bomba “ per comprendere a che punto sia il processo di liquidazione e quali siano le tempistiche realistiche"
Parallelamente, l'associazione 'Dalla Parte del Consumatore' chiede che l'Ivass abbandoni un ruolo meramente notarile e diventi parte attiva nel processo di monitoraggio, interfacciandosi direttamente e in modo continuativo con le autorità estere e con i tribunali competenti. "Non si puo' lasciare migliaia di famiglie italiane nell'incertezza piu assoluta", conclude Bomba.




