Costantini lancia il referendum per il futuro dell’Area di Risulta

Da sempre la zona centrale destinata ai parcheggi della città di Pescara é oggetto di interesse da parte della politica e dell’impresa. Ora il suo destino potrebbe essere nelle mani dei cittadini

Costantini lancia il referendum per il futuro dell’Area di Risulta

Da sempre la zona dell’area di risulta, quella prospiciente alla stazione delle Ferrovie dello Stato è il centro della città di Pescara, é oggetto di grande interesse da parte della politica ma anche del mondo dell’impresa. Negli anni passati, infatti, numerosi sono stati i progetti presentati per riqualificare in un modo o nell’altro quella vasta area oggi destinata a parcheggi, come pure é bene ricordare le inchieste della magistratura pescarese su un celebre project financing poi rivelatesi in un nulla di fatto. Stavolta le polemiche riguardano la decisione e la firma, da parte del Comune di Pescara e della Regione Abruzzo, di un protocollo di intesa con il quale si stabilisce che la nuova sede unica della Regione Abruzzo dovrà sorgere nell’area di risulta, nella porzione tra la stazione centrale e via Piave.

Sull’argomento é intervenuto l’avvocato Carlo Costantini di Azione, oggi consigliere comunale, oltre che ideologo del progetto metropolitano di fusione della Nuova Pescara, con una richiesta di convocazione dei cittadini alla partecipazione delle decisioni da prendere: ovvero attraverso il meccanismo del referendum.

 

  1. “Volete che vengano revocati la deliberazione di giunta comunale numero 787 del 20 settembre 2022 e il relativo protocollo di intesa sottoscritto dal sindaco di Pescara e dal presidente della Regione Abruzzo, con il quale il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo hanno stabilto che la nuova sede regionale troverà collocazione all’interno delle aree di risulta. Precisamente che nella porzione posta in adiacenza a corso Vittorio Emanuele II e prospiciente la stazione centrale, il capolinea degli autobus e via Piave, avente l’estensione di circa 10mila metri quadrati?”.
  2. “Volete che la collocazione della nuova sede regionale venga decisa sulla base di una valutazione che tenga conto dell’intero territorio del Comune di Nuova Pescara, come istituito per effetto della legge regionale 26 del 2018 e della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore?”.

 

Sulla base di quanto stabilisce l’articolo 39 dello Statuto, le firme necessarie per la presentazione della richiesta del referendum, dovranno essere pari al 5 per cento dei cittadini elettori, mentre l’istanza di referendum andrà presentata entro il prossimo 31 dicembre.

Insomma, secondo noi, questa potrebbe essere una ‘buona idea’ per far sentire la voce dei cittadini rispetto alle decisioni dall’alto della politica, perciò coinvolgendo tutta la popolazione dei ‘nuovi pescaresi’.