Cosa ha il nostro sangue?

Emofilia. La denuncia di Rabuffo: «Perchè acquistiamo plasma dall'estero?». Il caso dell'ospedale di Avezzano

Cosa ha il nostro sangue?

EMOFILIA. PERCHE' NON USIAMO IL NOSTRO SANGUE. Esplode in Abruzzo il "caso" della cura dell’emofilia, una malattia che condiziona gravemente la vita delle persone e la cui cura ha un peso notevole per il sistema sanitario. Una questione particolarmente delicata sulla quale Berardo Rabbuffo (Fli), ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione Abruzzo per sapere se la Giunta sia al corrente o meno di tale problematica e dei relativi risvolti economici. «Quella del trattamento dell’emofilia di tipo A è una questione molto delicata – ha commentato il Capogruppo di Fli Berardo Rabbuffo – ed è per questo che la Regione Abruzzo, sin dal 1998, ha aderito ad un progetto, formalizzato nell'Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione, che mira a valorizzare il ruolo delle associazioni di volontariato (Avis, Frates, Fidas, Croce Rossa) nella raccolta e donazione del plasma. Nell’ultimo anno – continua Rabbuffo - da un monitoraggio effettuato, è emerso che in Regione Abruzzo vi è un anomalo consumo di plasmaderivati commerciali, dove per prodotto commerciale si intende un prodotto biofarmaceutico proveniente da plasma acquistato all’estero». Una situazione poco chiara sulla quale anche esponenti della maggiornanza hanno sollevato perplessita, vista la nota propensione del "Governator" Gianni Chiodi alla "spending review" in materia di sanità.

IL CASO DELL'OSPEDALE DI AVEZZANO. E’ il caso registrato presso l’Ospedale di Avezzano nel quale è stato confermato che il consumo anomalo di plasmaderivati commerciali è dovuto ad un unico paziente affetto da emofilia A grave sottoposto a trattamento di immunotolleranza. L’anomalia di questa vicenda sta proprio nel fatto che questo paziente avrebbe potuto essere inserito nello stesso studio ma con l’utilizzo di un prodotto biofarmaceutica proveniente dalla donazione del plasma abruzzese piuttosto che con quello effettivamente utilizzato che proviene dall’acquisto di plasma estero e che va acquistato dalla regione per una spesa complessiva di 2.000.000€ all’anno. Come mai?

Marco le Boeuf