Città Sant'Angelo e l'atollo "artificiale" da 35 milioni di euro

Scadono il 7 maggio i termini per presentare osservazioni al progetto del porto marino. Ma c'è chi dice no

Città Sant'Angelo e l'atollo "artificiale" da 35 milioni di euro

CITTA' SANT'ANGELO E L'IDEA DELL'ATOLLO ARTIFICIALE. Scadranno il prossimo 7 maggio i termini (60 giorni) per presentare osservazioni al progetto preliminare presentato dall'Avv.Giovanni Veroni per la realizzazione e la gestione di un porto turistico nel Comune di Città Sant'Angelo (Pescara).

Si tratta di un specie di atollo "artificiale" vicino alla foce del Fiume Saline, realizzato dall’architetto Vittorio Tarizzo, che prevede una struttura in mare con 650 posti per barche da 10-12 metri di lunghezza e un pescaggio di 5 in uno specchio acqueo di 210.541 metri quadrati. Il porto è collegato dalla spiaggia direttamente tramite una pista ciclabile aperta anche a mezzi elettrici. Nell'idea progettuale c'è anche una superficie costruita di 37.247 metri quadrati di proprietà del Comune di Città Sant'Angelo che ospiterà 806 posti auto. Il costo di questa operazione, realizzata completamente con capitali privati da una società torinese (Prim), è stimato in circa 35 milioni di cui 1,5 andranno a finanziare un nuovo depuratore sul fiume Saline.

Sulla vicenda del porto che il Comune di Città Sant'Angelo sponsorizza pesa lo scettiscimo di molti operatori turistici, che temono un cambiamento della morfologia della costa, oltre agli ambientalisti. 

Lunedì 4 maggio, infatti, è previsto un incontro dibattito a Montesilvano sulla “Portualita Turistica: dinamiche di trasformazione, questioni e prospettive” organizzato dall'associazione AlberghiAmo.

 

Redazione Independent