Carlo Toto da Chieti verso la conquista di Alitalia

A Mediobanca, advisor di Ferrovie dello Stato, sono giunte le dichiarazioni di interesse di Atlantia, Toto, Avianca e Lotito. Chi la spuntera'?

Carlo Toto da Chieti verso la conquista di Alitalia

CARLO TOTO DA CHIETI VERSO LA CONQUISTA DI ALITALIA. Carlo Toto, un giorno non lontano da questo e al di la' di come si possa pensarla, dati i suoi business e le spericolate operazioni economiche di cui la cronaca ha raccontato, verrà sicuramente citato nei libri di storia economica. Di questo ne siamo sicuri. Perche' in un epoca come quella che stiamo vivendo, ultraliberista, fortemente competitiva, mondialista in ogni mercato, quest'uomo, nato a Chieti 75 anni fa, e' riuscito  a compiere 'imprese' ai limiti dell'impossibile.

Pensiamo, ad esempio, alle 'antipatiche' concessioni autostradali oppure al megaparco eolico venduto a peso d'oro nel New Jersey o alla famosa Talpa, una macchina unica in Europa in grado di bucare le montagne oltre a fare arrabbiare gli ambientalisti di tutto il pianeta (come accaduto recentemente in Abruzzo con la vicenda naufragata, per fortuna, delle varianti per accorciare la tratta Roma-Pescara).

Pensiamo anche alle "grandi opere" realizzate dal gruppo, che fa capo a questo imprenditore teatino ma anche pescarese, o agli affari legati al trasporto aereo e la recentissima offerta per acquisire nientepopodimeno che la compagnia di bandiera Alitalia: azienda leggendaria per i debiti ma che domina l'Aeroporto Internazionale 'Leonardo da Vinci' di Roma e che 'collega' l'Italia, cioè il paese piu' bello del mondo, ottava/settima economia del pianeta, pressoche' ovunque.  

Scrive di lui Wikipedia:

Carlo Toto, sposato e con quattro figli, è alla guida della Toto Holding, attiva nei settori delle costruzioni stradali e di grandi opere, delle energie rinnovabili, dei trasporti, del leasing aeronautico e co-gestore, attraverso la società Strada dei Parchi, delle autostrade A24 e A25 .

Nucleo originario del gruppo Toto è la Toto Costruzioni Generali, società di costruzioni stradali e grandi opere fondata negli anni '60.

Nel giugno 1988 rileva Aliadriatica S.r.l, una piccola compagnia aerea di base a Pescara; nel 1995  la società cambia nome (e logo) in "Air One" e partendo da una flotta di tre aerei si inserisce progressivamente nel mercato italiano[, arrivando in sei anni al pareggio di bilancio, con una crescita media dei ricavi del 20% annuo. Air One è stata la seconda compagnia aerea, dopo Meridiana, a insidiare il monopolio  detenuto dall'Alitalia nel settore del trasporto aereo  nazionale, dapprima sulla tratta Roma-Milano e successivamente sulle altre tratte nazionali.

Dal 2005 fa parte del gruppo Toto anche la Rail One, impresa fondata per entrare in concorrenza con Trenitalia alla liberalizzazionedei servizi ferroviari, ma indirizzatasi poi esclusivamente verso il settore del trasporto merci .

Nel 2007  partecipa alla gara per la privatizzazione di Alitalia indetta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che però fallisce per il ritiro di tutti i pretendenti, compresa la stessa Air One, e successivamente formula una offerta di acquisto volontaria per il controllo della compagnia di bandiera italiana, ma viene preferita l'offerta pubblica di scambio proposta dal gruppo Air France-Klm. A gennaio 2009 entra a far parte della nuova Alitalia-CAI.Di Alitalia ha detenuto per qualche tempo una quota pari al 5,31%.

Insomma, su questa figura imprenditoriale, molto discussa anche per via di alcuni processi terminati con assoluzioni e contenziosi milionari, si potrebbe scrivere di tutto e di piu'. E l'auspicio e' che questa testimonianza di vita imprenditoriale possa continuare ancora a lungo, magari proprio per per essere riuscita a sbaragliare la concorrenza agguerritissima di Atlantia, Avianca e Lotito.

Già chi la spuntera'?

Sul tavolo di Mediobanca sono arrivate solamente queste quattro dichiarazioni di interesse. Ma nessuno ci togliera' dalla testa l'idea che se, un domani, nella compagnia di bandiera del nostro paese battera' anche un po' di Abruzzo, sara' questa una buona notizia per tutti. 

Ci perdonino i puristi e gli intellettuali di riferimento. Se non altro la possibilita che l'Aeroporto d'Abruzzo possa davvero diventare il volano della nostra povera economia, e del turismo che fatica a far funzionare, e' una prospettiva allettante.

La nostra terra vivrebbe di questo 'petrolio' favoloso, finalmente senza la mortificazione del terzultimo posto nella classifica delle regioni italiane meno visitate. Almeno questa è la nostra umile opinione descrittiva e prospettica della realta' , probabilmente imperfetta, ma depurata dagli espetti emotivi che spesso sono un limite fontamaresco.

Redazione Independent

Post Scriptum

In un altro nostro scritto avevamo sognato una compagnia di "bandiera abruzzese" dal nome VolaVolaAirlines, chi volesse approfondire la nostra idea puo' cliccare QUI