Caccia. Censura al calendario

Brutte notizie per gli amanti del fuoco contro animali (indifesi). Il Tar accoglie il ricorso di Wwf ed Animalisti

Caccia. Censura al calendario

CACCIA. IL TAR SOSPENDE IL CALENDARIO. Brutte notizie per gli amanti del fuoco contro gli animali (indifesi). Il Tar dell'Aquila, su ricorso presentato da Wwf ed Animalisti Italiani, ha sospeso in via cautelativa buona parte del calendario venatorio abruzzese. Doppiette e carabine sarebbero dovute tornare ad esplodere la loro ferocia letale il 16 settembre prossimo. Ora si dovrà attendere la decisione della Camera di Consiglio del Tribunale Amministrativo, fissata per il 26 settembre: saranno o no confermate le limitazioni contenute nel decreto? Il calendario 2012/2013 era stato approvato con delibera della Giunta regionale il 30 luglio scorso.

LE SPECIE CACCIABILI. Secondo il regolamento approvato le specie cacciabili (SPEC), sia terrestri che aquatiche, dovevano essere: Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella siti della rete 'Natura 2000' (SIC/ZPS) e nelle Aree di presenza dell'Orso individuate dal PATOM. Tuttavia, a causa della siccità che si è avuta durante questa estate si è reso necessario - almeno secondo il Tar - censurare il calendario venatorio onde evitare pericoli inutili, oltre che irreparabili, all'ecosistema del Parco nazionale d'Abruzzo. 

IL WWF: PERICOLO PER L'ORSO. Sulla questione è intervenuto il vice presidente del Wwf Abruzzo, dante Caserta. «Il Tar - ha dichiarato il vice presidente - ha riconosciuto il grave pericolo derivante dalle scelte su orso, caccia nei fragilissimi siti della Rete Natura2000 SIC e ZPS e per diverse specie a sfavorevole status di conservazione». E' il quarto anno consecutivo che il calendario venatorio dell'Abruzzo viene censurato.

FEBBO: NESSUNO STOP. «La Regione precisa che non vi è stata alcuna chiusura della caccia e prende atto del provvedimento del TAR, emanato in un'ottica di estrema prudenzialità, che comunque non inficia la validità del calendario venatorio». Lo ha dichiarato l'assessore alla Caccia, Mauro Febbo che interviene in merito al Decreto del Tar che ha accolto la domanda cautelare relativa al ricorso presentato contro il calendario venatorio 2012-2013 dal WWF e dagli Animalisti italiani

Reda Inde