Abruzzo e Croazia divise dal fondale basso. Tocca a Snav?

Il Porto di Pescara è poco profondo. La politica prova ad attirare imprenditori: un viaggio a Spalato costa 20mila euro

Abruzzo e Croazia divise dal fondale basso. Tocca a Snav?

PESCARA E SPALATO DIVISE DAL PROBLEMA FONDALE. “Pescara è pronta per la ripresa dei collegamenti passeggeri con l’altra sponda dell’Adriatico: l’ho ribadito quest’oggi anche al sindaco di Spalato, Ivo Baldasar, nel corso dell’incontro svoltosi presso la Camera di Commercio, alla presenza del vicepresidente Bruno Santori. Un incontro concreto nel quale sono venuti fuori problemi ed esigenze di una linea che consideriamo un ‘ponte naturale’ tra Pescara e l’altra sponda dell’Adriatico, ma che pure ha bisogno del coraggio delle Istituzioni e della classe imprenditoriale per riprendere quel cammino interrotto dalla crisi e dal mancato dragaggio del porto canale di Pescara che per un anno ha paralizzato ogni attività. Oggi ci sono le condizioni strutturali per consentire il ritorno dei traghetti, dunque occorre tornare ad attrarre gli interessi imprenditoriali, specie sul versante del trasporto merci, guardando all’esterno dell’Abruzzo. All’orizzonte potrebbe esserci un rinnovato interesse della Jadrolinija senza dimenticare la Snav con la quale torneremo a incontrarci a inizio novembre”. Lo ha detto il vicesindaco Berardino Fiorilli che ha preso parte all’incontro presso la sede Camerale con l’assessore al mare Antonio D’Intino. “Solo lo scorso 2 ottobre è stata ufficializzata dalla Direzione Marittima di Pescara la piena agibilità del porto canale di Pescara, grazie ai lavori di dragaggio tuttora in corso – ha detto il vicesindaco Fiorilli -. Il Comandante Pozzolano ha ufficializzato che ormai i fondali del porto hanno raggiunto i 5 metri di profondità, che entro due mesi diventeranno 6 metri, riaprendo lo scalo al traffico passeggeri, in altre parole Pescara può tornare a guardare con serenità alla prossima stagione estiva e pensare, con fiducia, alla ripresa del traffico merci e passeggeri. Ovviamente tutto questo implica lavoro e l’apertura di trattative, perché non basta dire che i fondali sono tornati nella norma per veder tornare frotte di passeggeri sulla nostra banchina in attesa di imbarcarsi, perché ora occorre riconquistare anche la fiducia di quelle compagnie di navigazione che, già alle presi con la crisi economica planetaria, che ha costretto molte a dismettere parte del proprio parco mezzi, non possono permettersi passi falsi nei propri investimenti e usano i piedi di piombo prima di avventurarsi nel mercato, anche se Pescara, storicamente, è sempre stata una piazza che ha funzionato alla perfezione. La nostra amministrazione comunale si è subito dichiarata pronta a promuovere e ad aprire una fase di dialogo e di mediazione per incentivare gli imprenditori a tornare a Pescara, mostrando, concretamente, le carte e i documenti istituzionali che attestano e certificano l’agibilità del nostro porto, al fine di restituire fiducia agli imprenditori che accetteranno di tornare a scommettere sulla nostra città e sul nostro scalo. Nei giorni scorsi abbiamo subito ripreso i contatti con i titolari della Snav-Msc Crociere che incontreremo a Napoli nei primi giorni di novembre. Oggi l’incontro con il sindaco di Spalato che, a sua volta, non ha nascosto l’entusiasmo per una ripresa dei collegamenti marittimi con Pescara. Con il sindaco era presente con il Capo del Dipartimento di Navigazione Internazionale della compagnia marittima croata “Jadrulinija”, il dottor Tihomir Ivanov ed entrambi non hanno nascosto le eventuali difficoltà”. “Oggi – ha detto il sindaco Baldasar – la Jadrolinija non ha una nave adatta per Pescara, e prima di pensare a un eventuale acquisto dovremmo sapere, attraverso Confindustria, quanti potrebbero essere gli imprenditori del centro-sud Italia che utilizzerebbero il porto di Pescara per imbarcare la propria merce, portarla a Spalato e, utilizzando le nostre autostrade, dirigere la merce verso la Russia, Zagabria, il Montenegro, la Bulgaria. Nel porto di Spalato siamo in grado di mettere a disposizione di Pescara un piazzale per 50 e sino a 200 autocarri, ma sicuramente vanno valutati i costi di tale operazione, pensando che ogni viaggio costerebbe tra i 22 e i 25mila euro e oggi la compagnia Jadrolinjia, essendo entrati in Europa, non può ricevere finanziamenti né dallo Stato Croato né da quello Italiano”. “Sicuramente – ha aggiunto il vicesindaco Fiorilli – la consapevolezza delle eventuali problematiche è la strada giusta e concreta per giungere all’obiettivo, ossia quello di riuscire a programmare una ripresa e un mantenimento del collegamento per i prossimi 5-10 anni, un collegamento che dev’essere virtuoso, ossia stabile e senza perdite”.

Redazione Independent