Abruzzo. La Polaroid è nera

I morti aumentano, i disoccupati crescono e pure il Pil è diminuto. Che fine ha fatto l'Eden di Gianni Chiodi?

Abruzzo. La Polaroid è nera

ECONOMIA, LAVORO E MORTE: ABRUZZO MAGLIA NERA. Che fine ha fatto il paradiso dipinto dal Governatore Gianni Chiodi un giorno sì e l'altro pure? Secondo la Cgil il "Governator" d'Abruzzo sta solo incantando i serpenti ovvero è, come si suol dire in gergo marinaresco, è a caccia di granchi. Giacchè i morti aumentano, i senza lavoro (disoccupati) crescono ed il prodotto interlo lordo (Pil) è diminuito. Non era appunto il Primo cittadino della terra dei "pastori e dei poeti", forte della consulenza dello Svimez, ad azzardare ottimistiche analisi economiche «Nonostante tutto stiamo reggendo bene alla crisi». Eh, già. Chiacchiere? Parlano i numeri che non sono soltanto quelli del comparto sanità.

CAPITOLO MORTI SUL LAVORO. Il capitolo morti sul lavoro è quello che produce più disgusto: 25 morti nel 2012. L'Abruzzo di Gianni Chiodi è la regione italiana con la percentuale più alta nei primi dieci mesi dell'anno. I lavoratori che hanno perso la vita sono 25, pari al 5,6% del totale nazionale, con un indice record di incidenza sugli occupati pari a 50,7 (indice medio nazionale 19,5). 

DIMINUISCE IL PIL (-2,9%) E OCCUPAZIONE. Per quanto riguarda il PIl, invece, calo del 2,9% nel 2012, con un calo anche degli ordini esterni ed interni per le imprese. Non va meglio sul fronte dell'occupazione, con un meno 3,3% nel pescarese, la provincia dove sta scendendo di più la quota di occupati. E, la politica che fa? Taglia qui e là, finchè conviene. Ma quando si tratta di "cambiare marcia" e assumere decisioni importanti per creare benessere, sviluppo e sicurezza per i cittadini allora è lo show. Solo chiacchiere, pochi fatti.

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