Economia. Abruzzo malato

Export in calo (-4,8%), disoccupazione all'11,8% (dati ottimistici) e crollo dei mutui casa. Tiene solo l'agricoltura

Economia. Abruzzo malato

ALTRO CHE SVIMEZ. L'ABRUZZO E' MALATO. Altro che "libro dei sogni" che il Governatore della Regione, Gianni Chiodi, va sfogliando ogni volta che deve parlare dei progressi incredibili compiuti dalla sua giunta attraverso il piano di risanamento dei conti pubblici ed, in particolare, del comparto sanità. Peccato, però, che quel "famoso" piano, sottoscritto dalla Regione ai tempi di Del Turco col Governo Prodi, prevedeva soltanto dei tagli e, quindi, anche un semplice ragioniere con buon senso - con tutto il rispetto per la categoria - avrebbe prodotto i medesimi risultati. E, poi c'è il report di Banca d'Italia - quindi non del solito Svimez - che dipinge un Abruzzo malato grave, dal punto di vista economico.

CALA L'EXPORT, I CONSUMI E MUTUI CASA. Nel primo semestre del 2012 l'analisi di Banca d'Italia descrive un crollo dei livelli produttivi dell'industria manifatturiera, diminuzione delle esportazioni (4,8%), calo dei consumi, crescita del tasso di disoccupazione, ufficialmente all'11,8%, e riduzione dei prestiti alle imprese (1,3%). Per non parlare della diminuzione delle richieste di mutui ipotecari per acquistare la casa: per Banca d'Italia il settore ha subito una contrazione di circa 98milioni di euro.

TIENE L'AGROALIMENTARE. L'unica bella novità è rappresentata dal settore agroalimentare che continua a manifestare segni di vivacità sia dal punto di vista della produzione che da quello occupazionale. Del resto non ci voleva uno scienziato o, peggio, dei dati finanziari a farci capire che il futuro economico dell'Abruzzo passerà necessariamente sulle risorse del territorio.

Marco Beef